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Nono appuntamento con Web Docet: “Studiare è bene, con passione è meglio”

E’ on line la nona puntata della rassegna stampa su scuola, formazione e tecnologie Web Docet, su EduPodcast, dal titolo Studiare è bene, con passione è meglio.

Questo il sommario:

  • Scuola inglese: ora le abbreviazioni tipiche dell’sms si possono usare per i compiti
    [Enrico Franceschini, “Londra, via libera a scuola al linguaggio degli sms”, La Repubblica, 3 Novembre 2006; A. Cas., “Promosso lo slang degli sms ‘Può essere usato nei temi’”, Corriere della Sera, 3 Novembre 2006]
  • La subveglianza, uno dei tanti neologismi di una lingua in magmatico ribollimento: un libro di Tullio De Mauro
    [Michele Smargiassi, “Così parleranno gli italiani del futuro”, La Repubblica, 29 ottobre 2006]
  • Docenti e genitori non preoccupatevi della privacy: si possono scattare le foto alla classe
    [GianAntonio Stella, “Piantiamola con la privacy. A un papà non si nega la foto del figlio all’asilo”, Corriere della Sera, 1 Novembre 2006]
  • Ave, Internetum: la nuova vita del latino sulla Rete
    [Luigi Dell’Aglio, “Ave, Internetum”, Ventiquattro, il Sole 24 Ore, 4 Novembre 2006]
  • Scuole miste o monosex: il caso dei collegi femminili negli Usa
    [Anna Momigliano, “Usa, collegiali d’assalto”, Io Donna, il Corriere della Sera, 4 novembre 2006]
  • Lo scarso profitto dei maschi a scuola è dovuto alle professoresse?
    [Marina Terragni, “I pupi e le secchione”, Io Donna, Corriere della Sera, 4 novembre 2006]
  • L’Università di Bologna batte il Mit di Boston: suo il primo corso su Internet
    [Clotilde Veltri, E’ a Bologna la prima facoltà del web: “Abbiamo anticipato il Mit di Boston”, Repubblica.it, 3 Novembre 2006]
  • Blog per le biografie (e gli alberi genealogici) degli studenti: il bello è che poi, se vogliono, continuano a scriverci anche dopo
    [Dan Sargent, Online Journals and College Writing, Highredchat, 29 Settembre 2006]
  • Didattica nella seconda vita, ovvero come insegna nel Mmorpg Second Life
    [Matteo Pompoli, L’insegnamento nella seconda vita, AlmaTwo, 24 Ottobre 2006]
  • Summit on educational games: luci ed ombre sull’uso dei giochi nella didattica
    [VVAA, Summit on Educational Games (pdf), Fas.org, Ottobre 2006]
  • School 2.0: la terza parte delle applicazioni collaborative per la didattica
    [Solution Watch, Back to School with the Class of Web 2.0: part 3, 28 Ottobre 2006; Alberto Piccini, Ritorno a scuola con le applicazioni del Web 2.0 (terza parte), 28 Ottobre 2006]

Fa sempre molto piacere essere citati dal professor Sofi ( a cui sono ormai legato da un rapporto di sincera stima, via internet). Di questa rassegna mi hanno colpito particolarmente le considerazioni su privacy e foto in classe (un incubo per certi insegnanti) e quando si parla della relazione tra profitto di studenti e sesso degli insegnanti.

Ascolta la nona puntata.

Link diretto alla pagina.

Sesta puntata di Web Docet: “Ritorno alla scuola del futuro” (c’è anche Maestro Alberto)

E’ on line la sesta puntata della rassegna stampa su scuola, formazione e tecnologie Web Docet, su EduPodcast, dal titolo Ritorno alla scuola del futuro.

Ringrazio di cuore il professor Antonio Sofi per le citazioni che mi riguardano, lo incito e lo sostengo nel suo ottimo e innovativo lavoro che propone alla comunità degli educatori. Confesso, tuttavia che mi fa un certo effetto sentire il mio nome accostato a quello di un mostro sacro qual’è Umberto Eco.

Questo il sommario:

  • In classe con l’iPod, una ricerca indaga la propensione alle tecnologie didattiche, tra tecnofilie e remore
    [Ermanno Lucchini, “In classe con l’iPod”, Io Donna, 7 ottobre 2006]
  • Umberto Eco: attenti ad Internet, la formazione è sempre e comunque un rapporto spiritualmente cannibalesco tra maestro e allievo
    [c.b., “Umberto Eco: Attenti ad Internet, troppe informazioni inattendibili”, La Repubblica, 8 ottobre 2006]
  • In un quartiere di Londra si sperimenta una “extended school” con servizi per la comunità
    [Julie Bindel, “La scuola dei miracoli”, D di Repubblica, 7 ottobre 2006]
  • La schizofrenia degli studenti-anfibi: di mattino filosofi mansueti, di pomeriggio pesci surfer
    [Alessandro Baricco, “Siamo conservatori quasi per necessità”, I Barbari, La Repubblica, 10 ottobre 2006]
  • Test dell’istituto nazionale di valutazione: i (troppi?) scivoloni degli studenti
    [Salvo Intravaia, “Il polo Nord? Più lontano del sole – ecco tutti gli scivoloni degli studenti”, La Repubblica, 11 ottobre 2006]
  • I test di valutazione rivalutano i quiz televisivi: viene naturale sbagliare
    [Massimo Gramellini, “La foresta plastificata”, Buongiorno, La Stampa, 10 ottobre 2006]
  • Una community per valutare i propri docenti: per chiarezza, popolarità, efficacia…
    [Rate my teachers]
  • … va bene valutare anche i docenti, ma come raccontare la didattica 2.0? Quattro proposte: dall’esterno, dall’interno, dall’alto e dal basso
    [David Warlick, “How do I sell this?”, 23 settembre 2006]
  • Una scuola aperta 24 ore su 24, formazione full time: accade in Australia
    [Hannah Edwards, “E-volution of schools“, The Sun-Herald, 9 ottobre]
  • Ritorno al futuro: la scuola 2.0
    [”Back to school with the class of web 2.0 – part 1” e “Back to school with the class of web 2.0 – part 2“, Solution Watch, 29 settembre e 6 ottobre 2006; Alberto Piccini,”Ritorno a scuola con le applicazioni del web 2.0 – prima parte” e “Ritorno a scuola con le applicazioni del web 2.0 – parte seconda“, 1 ottobre e 8 ottobre 2006]
  • Altro che assenza! Un caso a caso: chalksite
    [Chalksite]

Puntata davvero molto stimolane perchè, come e più del solito, ci mostra una vetrina importante sulla scuola nel mondo e propone un ricco ventaglio di mezzi e di strumenti educativi in auge in questo momento: un modo per essere “informati” nel vero senso della parola.

Ascolta la sesta puntata.

Link diretto alla pagina.

Google for Educators: la piattaforma di Google per insegnanti

Il mio omonimo Alberto mi segnala un suo post su teladuepuntozero che raccolgo con molto interesse.

Google ha appena lanciato il servizio Google for Educators, per “riconoscere il ruolo centrale degli insegnanti nell’abbattere le barriere tra la gente e l’informazione”. E ancora: Google “sostiene gli insegnanti che lavorano ogni giorno per potenziare i loro allievi ed estendere le frontiere della conoscenza umana”.

Come prima comunicazione di intenti, da educatore e appassionato di internet, mi commuove…

Il sito offre già 12 servizi:

    Web Search
    Earth
    Book Search
    Maps
    Video
    Docs & Spreadsheets (nuovissimo portale per scrivere e foglio di calcolo)
    Blogger
    SketchUp
    Calendar
    Picasa
    Google Apps for Your Domain
    Personalized Homepage

Un progetto fantastico che dà in mano agli insegnanti un modo completamente nuovo di pianificare il proprio lavoro, integrandolo con tecnologie di comunicazione e di informazione del tutto innovative ed immediate. Sta a loro (noi) usarlo nel modo appropriato. Speriamo che presto il servizio sia reso disponibile anche in lingua italiana.

Link al post di tela2.0.
Vedi anche I progetti educativi di Google.

Pubblicato anche sul Blog Personale.

Un modo particolare di giocare a scacchi con la macchina del pensiero

Guarda la galleria d’immagini e vai al blog per la presentazione del gioco e il link diretto.

Mappe mentali: un comodo servizio on line gratuito

Mayomi (abbreviazione di Map Your Mind) è un pratico servizio per la costruzione di mappe mentali on line.


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Il sito (in inglese ovviamente) consente di organizzare concetti, pensieri e informazioni nel classico diagramma delle mappe mentali in modo comodo ed intuitivo, soprattutto per chi possiede una certa dimestichezza con questo genere di applicazioni.

Si può consultate anche l’archivio pubblico delle mappe di Mayomi (ad oggi circa 3500, con 10000 utenti, 70000 associazioni di parole, 58000 parole diverse usate) da cui attingere a piacimento.

Il servizio è un classico esempio di applicazione in stile web2.0, concetto del quale mi occopo sempre più spesso nel mio blog personale per la sua ormai grande offerta di applicazioni gratuite da sfruttare on line, che potrebbero certamente essere utilizzate nella Pubblica Amministrazione e, perché no, anche nelle scuole.

Vedi anche il mio post precedente sull’argomento e su i softwares per la costruzione di mappe mentali: Mappe Concettuali.

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