Archivio per la tag 'ministero'

Il progetto Navigare Sicuri

Navigare Sicuri è un progetto che Telecom Italia, nell’ambito del protocollo d’intesa con il MIUR-Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e in collaborazione con la Fondazione Movimento Bambino e Save The Children, ha creato per sensibilizzare bambini, adolescenti, genitori e insegnanti a un uso attento e consapevole del Web.

A chi sta a cuore le tematiche che riguardano l’educazione e la tutela dei minori dalle insidie della Rete, Telecom segnala due iniziative importanti.

La prima è il lancio di una versione del sito completamente rinnovata, ancora più ricca e completa, su cui si possono trovare tutti i giorni News, informazioni e strumenti utili per essere sempre aggiornati in materia di sicurezza e protezione per famiglie e ragazzi, e su cui si possono trovare anche immagini infografiche, guide e manuali da scaricare gratuitamente o condividere attraverso le reti sociali.

La seconda è la ripartenza del Tour nelle Scuole, una importante attività di formazione itinerante che, dopo le prime tappe autunnali in Piemonte, Sardegna, Campania e Lazio attraverserà l’Italia nei prossimi mesi e toccherà le piazze e le scuole di numerosi capoluoghi. Primi appuntamenti in Abruzzo e Toscana, dopodiché, a seguire, in numerose altre regioni.

Qui si può trovare il calendario completo.

Ulteriore informazione sul progetto, si possono reperire sui sui social network:

Il Ministro Gelmini illustra le linee guida del Programma di Governo. Si punta su merito, autonomia e valutazione


Il Ministro Gelmini ha illustrato alla Camera le linee guida del Programma di Governo. C’è la volontà di aumentare gli stipendi agli insegnanti: “questa legislatura deve vedere uno sforzo unanime nel far sì che gli stipendi degli insegnanti siano adeguati alla media Ocse“.

Si punta sulla valorizzazione del merito per scuole, studenti e docenti: “valorizzare la governance degli istituti, dotarla di poteri e risorse adeguate“; “la scuola deve premiare gli studenti migliori“; “sistemi premianti per il corpo docente e una valutazione del loro lavoro”; “una vera e propria carriera professionale degli insegnanti che valorizzi il merito e l’impegno“.

E’ tolleranza zero contro il bullismo: “non saranno più tollerati gli atti che non rispettano i compagni di classe, gli insegnanti, le strutture, il patrimonio comune“.

Non ci sarà una vera e propria riforma del sistema scolastico: “noi abbiamo bisogno di vero cambiamento, non di presunte riforme… per troppi anni abbiamo investito le nostre energie sull’attività legislativa, abbiamo imbullonato e sbullonato leggi e decreti, badando più al colore politico che alla sostanza dei problemi“. Non è necessario “ripartire da zero ogni volta, bisogna “preservare e mettere a sistema quanto di buono fatto dai miei predecessori“.

Lo slogan delle 4 I: alle famose 3 I, inglese, internet, impresa ne aggiunge una quarta: “la “I” di italiano, termine con cui ricomprendo l’antico trinomio, leggere, scrivere, far di conto“.

Parole concilianti. Staremo a vedere.

Fonte | Repubblica.it


La riforma Gelmini punterà sul merito


Quali saranno i punti saldi della politica del nuovo ministro della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini? Potremo parlare di una vera e propria Riforma Gelmini?

Il suo pensiero si può evincere dalla sua proposta di legge presentata il 5 febbraio di quest’anno titolata :”Delega al Governo per la promozione e l’attuazione del merito nella società, nell’economia e nella pubblica amministrazione e istituzione della Direzione di valutazione e monitoraggio del merito presso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato“.

Le idee forti del disegno di legge sono le seguenti: Cito quasi testualmente:

  • valorizzazione del merito nel sistema scolastico e universitario
  • valorizzazione del merito degli studenti
  • valorizzazione del merito dei docenti
  • piena applicazione del principio di autonomia scolastica
  • poteri organizzativi e disciplinari dei dirigenti scolastici con compiti di gestione amministrativa e di reclutamento del corpo docente
  • adozione di meccanismi di ripartizione delle risorse pubbliche in proporzione ai risultati formativi rilevati da un organismo terzo
  • riconoscimento alle famiglie di voucher formativi da spendere nelle scuole pubbliche o private
  • concorrenza tra le istituzioni scolastiche
  • reintroduzione degli esami di riparazione
  • incentivazione degli interventi volti alla concessione di borse di studio legate al merito
  • eliminazione di ogni automatismo nelle progressioni retributive e di carriera degli insegnanti
  • possibilità alle singole istituzioni scolastiche di stipulare con singoli docenti contratti integrativi di tipo privatistico

Ovviamente non mi permetto di dare giudizi personali ma penso che se queste saranno le proposte politiche future esse provocheranno la fiera opposizione delle organizzazioni sindacali e di gran parte del corpo docente.

Staremo a vedere.

Fonte | Repubblica.it


Il nuovo ministro dell’Istruzione è Mariastella Gelmini


Mariastella Gelmini è stata nominata al Ministero dell’Istruzione nal nuovo governo. Avvocato nata a Leno (Brescia) nel 1973, esponente di Forza Italia.

Alcuni link:

Non mi risulta che abbia un sito o un blog personale.


Riforma Fioroni: principali novità anno scolastico 2007-2008

Di tutti gli speciali dedicati alle novità per l’anno scolastico appena iniziato il migliore mi sembra quello del Sole 24 Ore.

La prima parte è specificamente dedicata alle novità volute e introdotte dal ministro. La riporto sotto.

LA RIFORMA FIORONI

Ci sono altri argomenti trattati: caos nomine e contratto scaduto, sentenze della Cassazione, proposte, caro libri, la scuola in Europa, Università. Il tutto in un unica pagina. Vale la pena dare un’occhiata.

Link | Ritorno a scuola: tutte le novità per insegnanti e studenti

Nuove Indicazioni per la Scuola dell’Infanzia e Primo Ciclo: ritorno alla tradizione

Accantonate le “tre I” di Moratti (internet, inglese e impresa). Italiano, matematica, storia e geografia diventano la base del curricolo nel Primo Ciclo di istruzione.

Alle vecchie formule si sostituiscono nuovi slogan: nel comunicato stampa diramato dal Ministero si evidenzia la necessità di “privilegiare italiano, matematica, storia e geografia a inglese, informatica e impresa”. Le discipline più tradizionali sostituiscono così le famose “tre I” della Moratti.

Dal documento che accompagna la norma si evince qualche spiegazione.

Matematica, dopo avere consolidato le conoscenze base i ragazzi dovranno essere in grado di “riconoscere e risolvere problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici”.

Geografia, si dovrà dare “grande importanza agli aspetti di tipo morfologico (nomi dei fiumi, dei mari, dei monti…) e recuperare sin dalle elementari lo studio dell’Europa e del mondo”.

Scienze. Si privilegia l’approccio sperimentale: “Lo studio della scienza della natura deve essere visto in una prospettiva storica ed evolutiva. Più sperimentazione e osservazione della realtà” (ma dove sono i soldi per i laboratori?).

Lingua Italiana: “tornano in evidenza la grammatica e la sintassi (partendo dalla riflessione sulla lingua)” e i bambini dovranno sapere “leggere, comprendere e produrre testi di vario genere estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l’esposizione orale e la memorizzazione”.

Il documento sancisce il definitivo passaggio dalla scuola dei programmi (che diventano semplici canovacci) a quella delle competenze.

Spariscono gli acronimi (Pecup e Psp) inventati dall’ex ministro, tutor e portfolio.

Nel frattempo le scuole durante la fase sperimentale dovranno studiare, interpretare e conoscere i testi ministeriali e cominciare a rendersi conto di come poterli tradurre nella programmazione quotidiana.

Per sostenere le scuole in questo compito impegnativo il Ministero ha stanziato un fondo di 36 milioni di euro.

Documentazione:

  • Direttiva Ministeriale 3 agosto 2007, n. 68 – Modalità operative avvio Indicazioni nazionali per il curricolo;
  • Indicazioni Nazionali per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per il Primo Ciclo d’Istruzionescarica (PDF, 0,6 mb, clicca sul link e attendi un attimo).