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KidSearch: motore di ricerca per bambini


Evidentemente l’esperienza di Ricerche Maestre ha fatto scuola. C’è infatti il bisogno concreto di motori di ricerca per bambini che sappiano offrire risultati sicuri e filtrati.

Il sito web italiano in stile web 2.0 dedicato ai bambini lancia KidSearch, un motore di ricerca specifico così descritto:

kidSearch è il motore di ricerca sicuro per i più piccoli. Permette di fare ricerche all’interno di una directory di oltre 2000 siti in 3 lingue (italiano, inglese e francese) che sono stati visitati e approvati dalla redazione di mypage.it.

Il buffo computer che fa da mascotte a kidSearch aiuta i bambini a esplorare il web in libertà e garantisce ai genitori che i figli non si imbatteranno in contenuti pericolosi.

kidSearch è dunque il punto di partenza ideale per trovare risorse educational e attività per il tempo libero: dal cinema alla TV, dai videogiochi all’arte, dalla scuola ai viaggi, dallo sport al fai-da-te, con kidSearch i ragazzi scoprono nuovi siti dedicati ai loro interessi.

Gli utenti possono poi partecipare alla crescita di kidSearch segnalando alla redazione di mypage.it i siti che ritengono meritevoli.

kidSearch tende a garantire dunque un filtro riguardo contenuti pericolosi, rassicurando genitori e figli.

Il motore è concepito anche come “kidget” all’interno di MyPage.

Ho provato a testarlo e, in tutta sincerità, mi sembra ancora piuttosto povero di contenuti.

Ricercando per esempio il termine halloween, fornisce soltanto 9 risultati rispetto ai 366 scovati da Ricerche Maestre che evidentemente contiene una directory più specifica riguardo ai contenuti per bambini, proprio perché essa è stata pazientemente creata da esperti insegnanti che ben conoscono gli interessi dei bambini anche da un punto di vista educativo.

Ben vengano in ogni modo iniziative di questo genere.


Calendario compatto 2009 in italiano


Il calendario compatto una volta stampato occupa un singolo foglio per un intero anno, lasciando ampio spazio sulla destra per eventuali note. Ogni settimana è presentata su una singola linea, con il fine settimana differenziato.

I giorni sono tutti raggruppati insieme, sono usati come unità di misura ed è facile segnare gli eventi ricorrenti. E’ stato aggiunto numero delle settimane. E’ possibile anche modificare il documento e stampare una porzione ridotta del calendario.

Il Calendario Compatto originale è un’invenzione di David Seah, designer di Boston.

Adatto a chi ha bisogno di organizzare il proprio tempo su un foglio da appendere o da tenere a portata di mano ma anche a chi usa Google Docs.

Disponibile in XLS per Excel, PDF, ODS per OpenOffice, Google Docs (accessibile pubblicamente via Internet).

Maggiori informazioni qui.

Via | maestroalberto | web 2.0 scuola nuove tecnologie


Sciopero Nazionale della scuola contro la riforma Gelmini


Tutte le principali sigle sindacali della scuola, Cgil, Cisl, Uil, Gilda, Snals, hanno indetto lo sciopero nazionale del comparto il giorno giovedì 30 ottobre 2008 contro la riforma Gelmini.

Intanto la Camera dei Deputati ha approvato il decreto Gelmini senza variare l’articolo 4, quello riguardante in Maestro Unico. La prossima settimana passerà al Senato e dovrà essere convertito in legge entro Ottobre.

Anche il mondo dell’Univerità è in stato di agitazione, come pure quello degli insegnanti precari e dei Dirigenti Scolastici che hanno indetto uno sciopero per il 31 ottobre.

Per quanto riguarda il sondaggio sul maestro unico promosso da questo blog al momento in cui scrivo i risultati sono questi.

4324 votanti:

  • Contrari – 61% (2647 voti)
  • Serve solo a ridurre il personale – 25% (1098 voti)
  • Favorevoli – 11% (463 voti)
  • Non cambierà nulla – 2% (83 voti)

In buona sostanza l’86% dei lettori esprime un giudizio negativo.

Nell’articolo pubblicato, inoltre, molte persone (insegnanti, genitori, gente comune) hanno lasciato decine di commenti che vale la pena di leggere.

Alcuni sono improntati alla rabbia e alla delusione, altri contributi invece sono interessanti e costruttivi.


I nonni raccontano la loro vita vissuta: Banca Della Memoria


Banca Della Memoria è un progetto italiano in puro stile web 2.0 che si dedica alla raccolta delle esperienze di vita raccontate dalla voce di chi le ha direttamente vissute, i nostri vecchi (se così si può definire chi è nato prima del 1940).

Mi piace recensire questa iniziativa proprio il giorno della Festa dei Nonni, il 2 ottobre.

La Banca della Memoria non ha alcun fine di lucro, si tratta di un servizio indipendente, partito grazie all’iniziativa di 4 ragazzi di Torino, auto prodotto e spontaneo che mira a coinvolgere persone vere, registrando storie di vita, racconti personali della durata di 10 minuti.

Lo scopo è riuscire a conservare il patrimonio delle esperienze dei nostri anziani sotto forma di video. I veri protagonisti sono proprio “i bambini della terza età”.

Chiunque può partecipare inviando le proprie registrazioni. La community è suddivisa in sezioni e i filmati e, come accade in tutte le reti sociali che si rispettino, possono essere valutati, discussi e salvati dagli utenti.

In definitiva si tratta di una proposta dall’alto contenuto educativo, encomiabile, diretta soprattutto a chi non intende dimenticare le radici della nostra cultura popolare.

Mi auguro vivamente che possa proseguire il suo viaggio e continuare a crescere.

Via | maestroalberto | web 2.0 scuola nuove tecnologie


Le scuole dicono no al Maestro Unico


Secondo un sondaggio promosso dall’autorevole rivista Tecnica delle Scuola, 4 scuole su 5 dicono no al maestro unico.

L’indagine è stata condotta su un vasto campione di scuole di tutte le regioni italiane e sono stati proposti vari quesiti. Ecco i risultati nel dettaglio delle questioni che interessano più da vicino la Scuola Primaria.

  • l’82,5% dice no al Maestro Unico
  • il 92,5% dice no alla riduzione del tempo pieno e tempo prolungato
  • il 71% pensa che il rapporto complessivo docenti-alunni vada salvaguardato
  • il 69% è contrario alla riduzione del tempo scuola

Per quanto riguarda il sondaggio sul maestro unico promosso da questo blog al momento in cui scrivo i risultati sono questi.

3586 votanti:

  • Contrari – 60% (2169 voti)
  • Serve solo a ridurre il personale – 27% (955 voti)
  • Favorevoli – 10% (369 voti)
  • Non cambierà nulla – 2% (66 voti)

In buona sostanza quasi il 90% dei lettori esprime un giudizio negativo.

Nell’articolo pubblicato, inoltre, molte persone (insegnanti, genitori, gente comune) hanno lasciato decine di commenti che vale la pena di leggere.

Alcuni sono improntati alla rabbia e alla delusione, altri contributi invece sono interessanti e costruttivi.


Il Ministro Gelmini illustra le linee guida del Programma di Governo. Si punta su merito, autonomia e valutazione


Il Ministro Gelmini ha illustrato alla Camera le linee guida del Programma di Governo. C’è la volontà di aumentare gli stipendi agli insegnanti: “questa legislatura deve vedere uno sforzo unanime nel far sì che gli stipendi degli insegnanti siano adeguati alla media Ocse“.

Si punta sulla valorizzazione del merito per scuole, studenti e docenti: “valorizzare la governance degli istituti, dotarla di poteri e risorse adeguate“; “la scuola deve premiare gli studenti migliori“; “sistemi premianti per il corpo docente e una valutazione del loro lavoro”; “una vera e propria carriera professionale degli insegnanti che valorizzi il merito e l’impegno“.

E’ tolleranza zero contro il bullismo: “non saranno più tollerati gli atti che non rispettano i compagni di classe, gli insegnanti, le strutture, il patrimonio comune“.

Non ci sarà una vera e propria riforma del sistema scolastico: “noi abbiamo bisogno di vero cambiamento, non di presunte riforme… per troppi anni abbiamo investito le nostre energie sull’attività legislativa, abbiamo imbullonato e sbullonato leggi e decreti, badando più al colore politico che alla sostanza dei problemi“. Non è necessario “ripartire da zero ogni volta, bisogna “preservare e mettere a sistema quanto di buono fatto dai miei predecessori“.

Lo slogan delle 4 I: alle famose 3 I, inglese, internet, impresa ne aggiunge una quarta: “la “I” di italiano, termine con cui ricomprendo l’antico trinomio, leggere, scrivere, far di conto“.

Parole concilianti. Staremo a vedere.

Fonte | Repubblica.it