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Riforma Gelmini: approvato dal Parlamento il decreto 137


Il Decreto 137 recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università (meglio conosciuto come Decreto Gelmini) oggetto di feroci discussioni politiche e di proteste da parte di una larga fetta della società italiana è stato approvato in Senato e diventa così a tutti gli effetti legge dello Stato.

Si dovrà attendere ora l’approvazione dei vari regolamenti e decreti attuativi che potrebbero modificarne in parte i contenuti e, soprattutto, fare chiarezza su molti punti che non sono ancora nitidi, tempo pieno in particolare.

La nuova legge avrà effetto già dall’anno scolastico in corso, per quanto attiene il voto di condotta e la valutazione in voti decimali nelle scuole del primo ciclo.

Il maestro unico nella scuola elementare, invece, entrerà in vigore dal prossimo anno per le classi prime con orario settimanale a 24 ore.


Sciopero Nazionale della scuola contro la riforma Gelmini


Tutte le principali sigle sindacali della scuola, Cgil, Cisl, Uil, Gilda, Snals, hanno indetto lo sciopero nazionale del comparto il giorno giovedì 30 ottobre 2008 contro la riforma Gelmini.

Intanto la Camera dei Deputati ha approvato il decreto Gelmini senza variare l’articolo 4, quello riguardante in Maestro Unico. La prossima settimana passerà al Senato e dovrà essere convertito in legge entro Ottobre.

Anche il mondo dell’Univerità è in stato di agitazione, come pure quello degli insegnanti precari e dei Dirigenti Scolastici che hanno indetto uno sciopero per il 31 ottobre.

Per quanto riguarda il sondaggio sul maestro unico promosso da questo blog al momento in cui scrivo i risultati sono questi.

4324 votanti:

  • Contrari – 61% (2647 voti)
  • Serve solo a ridurre il personale – 25% (1098 voti)
  • Favorevoli – 11% (463 voti)
  • Non cambierà nulla – 2% (83 voti)

In buona sostanza l’86% dei lettori esprime un giudizio negativo.

Nell’articolo pubblicato, inoltre, molte persone (insegnanti, genitori, gente comune) hanno lasciato decine di commenti che vale la pena di leggere.

Alcuni sono improntati alla rabbia e alla delusione, altri contributi invece sono interessanti e costruttivi.