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Andiamo a programmare: video corso per bambini e genitori su Scratch 2.0

Andiamo a programmare è un video corso di Corriere.it di cinque lezioni pensato per insegnare a bambini e genitori le basi della programmazione: il coding.

Il corso, a cura di Federico Cella (@VitaDigitale), ha come partner tecnico Coder Kids ed è sostenuto da Lenovo Italia.

I protagonisti sono le mascotte Richi e Susi, due studenti italiani disegnati dall’illustratrice della Scuola del Fumetto di Milano Francesca Rosa.

I due accompagneranno bambini e ragazzi e le loro famiglie (target 8-12 anni) alla scoperta del linguaggio computazionale, in particolare sarà illustrato come costruire un videogioco con Scratch 2.0.

Sotto la raccolta dei link di tutte le 5 lezioni:

Link: pagina video di andiamo a programmare.

Lavoretti di Pasqua per bambini: un biglietto colorato a forma di gallina

Ecco una simpatica idea per realizzare un biglietto colorato di Pasqua a forma di gallina.

Si tratta di un lavoretto fai-da-te davvero semplice da realizzare ma di sicuro impatto come si può vedere dalle immagini e dal video.

Occorre solamente dei fogli di carta colorata, una matita, forbici, colla e un pizzico di creatività.

Basta realizzare una base pieghevole ed incollare le parti del corpo della gallinella: il becco, la cresta, gli occhi, le ali, la coda e le zampe.

L’interno, ovviamente, può essere personalizzato con scritte a piacere.

Ideale per un lavoretto di carta a scuola con le maestre o a casa in famiglia per realizzare dei segnaposti o degli addobbi pasquali per puro svago.

I riferimenti per farlo possono essere trovati qui .

Storytelling di Carnevale con Ozobot e Gianni Rodari

Per chi ha intenzione di introdurre nella didattica attività di coding e di robotica educativa nelle classi della scuola primaria e non solo, sicuramente il mini robot Ozobot si presta alla perfezione, in particolare per lo storytelling e il digital storytelling, ossia la narrazione realizzata con strumenti digitali.

Per i bambini si tratta di lavori accattivanti e motivanti, che aiutano a mantenere alta l’attenzione e che permettono sopratutto di focalizzare i punti chiave di un racconto o di una storia in modo intuitivo, creativo e gratificante.

Questo breve ma divertente percorso di storytelling esemplificativo dedicato al Carnevale può essere usato, se volete, come modello per altre attività, anche più complesse e strutturate, liberando la fantasia della classe, intesa come gruppo allievi-docenti, rovesciando e capovolgendo i ruoli.

Ho iniziato presentando le maschere di Carnevale tradizionali italiane utilizzando quelle in pixel art da noi realizzate e ci abbiamo lavorato sopra in modo che i bambini conoscessero le caratteristiche di quelle principali.

Per fare ciò ho usato alcune delle mie maschere di Carnevale in Pixel Art che avevamo già disegnato in classe.

Poi abbiamo copiato sul quaderno la celeberrima poesia di Gianni Rodari Il gioco dei sé, il cui testo riporto qui sotto:

Se comandasse Arlecchino
il cielo sai come lo vuole?
A toppe di cento colori
cucite con un raggio di sole.

Se Gianduia diventasse
ministro dello Stato,
farebbe le case di zucchero
con le porte di cioccolato.

Se comandasse Pulcinella
la legge sarebbe questa:
a chi ha brutti pensieri
sia data una nuova testa.

I bambini hanno facilmente individuato i personaggi e gli elementi chiave di ciascuno:

  • Arlecchino – cielo colorato
  • Gianduia – case di zucchero con la porta di cioccolato
  • Pulcinella – legge strampalata

Successivamente ho mostrato alla LIM un possibile percorso di stoytelling come quello che avrebbero dovuto inventare loro con Ozobot (vedi sopra).

Infine ho fornito gli ozocode, ossia l’elenco dei codici da disegnare per far svolgere azioni al robot Ozobot Evo, e alcune mini stampe delle maschere di Arlecchino, Gianduia e Pulcinella da incollare in un foglio bianco su cui realizzare il loro tracciato personale, utilizzando le immagini, disegnando a piacere il tragitto dell’Ozobot, i codici e i “desideri” delle tre maschere della poesia.

Abbiamo deciso anche di disegnare i codici usati vicino alle righe del testo scritto e ci siamo divertiti un sacco!

Il video sopra mostra il risultato dei nostri lavori e di sicuro torneremo a realizzare attività di storytelling con i nostri fantastici Ozobot!

Ora del Codice: video tutorial in Italiano di Programma il tuo Minecraft

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Per l’Ora del Codice la piattaforma Programma il Futuro ha presentato sul proprio canale YouTube un ottimo video tutorial in Italiano di Minecraft, Programma il tuo Minecraft.

Si tratta dell’attività proposta nel 2016 ma sempre valida per l’Ora del Codice.

È necessario programmare con i blocchi logici un Pollo che ti aiuta ad esplorare il mondo di Minecraft in 10 stage sempre più complessi.

Il filmato mostra tutte le fasi dell’attività dai semplici esercizi iniziali sulle sequenze, ai cicli di programmazione più complessi, ma sempre intuitivi..

Si tratta di una vera e propria guida per insegnanti e studenti alla realizzazione del percorso.

Per chi non lo sapesse, l’Ora del Codice è un movimento globale che coinvolge decine di milioni di studenti in più di 180 nazioni. Chiunque, in ogni parte del mondo, può partecipare ad attività di coding.

L’Ora del Codice è la modalità base di avviamento al pensiero computazionale e consistente nello svolgimento almeno di un’ora di attività a scuola.

Si può svolgere con una lezione tradizionale, il cosiddetto coding unplugged, oppure con una qualunque di 12 lezioni tecnologiche disponibili in oltre 45 lingue diverse sul sito di riferimento https://hourofcode.com/it.

Al momento sono stati avviati circa 100.000 eventi dell’Ora del Codice 2017 in tutto il mondo e sono coinvolti migliaia di alunni e insegnanti in tutta Italia.

Si tratta anche di un’occasione per mostrare alle famiglie quello che i ragazzi fanno a scuola e per spiegare l’importanza dell’informatica, delle STEM (Scienze Tecnologia Ingegneria Matematica) e del coding nella didattica.

Ogni alunno partecipante può acquisire un attestato rilasciato tramite la scuola di apparteneza dal MIUR, code.org, la piattaforma ministeriale Programma il Futuro e dal CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica).

Per capirne di più ecco il volantino ufficiale in italiano qui.

Descrizione del’attività relativa a Programma il tuo Minecraft da Programma il Futuro:

Nello svolgimento dell’Ora del Codice nella versione Programma il tuo Minecraft lo studente impara a codificare le regole che governano le creature e la loro interazione.

Questa esercitazione è principalmente dedicata all’apprendimento del concetto di evento. Il fatto che “accade qualcosa?” viene chiamato evento e i programmi che realizzano giochi interattivi sono programmi guidati dagli eventi, cioè programmi in cui si fanno delle azioni in risposta al verificarsi di certi eventi. In questi programmi ci sono quindi dei blocchi del tipo quando accade qualcosa e a questi blocchi si attaccano i blocchi con le azioni desiderate. Si realizza così un gestore dell’evento, cioè un insieme di blocchi che fa reagire il programma a ciò che è accaduto.

Nei primi tre esercizi, compare subito il blocco verde dell’evento, ma in una versione molto limitata: l’unico evento preso in considerazione è quando un certo personaggio viene creato, in questo caso assomiglia molto al classico blocco quando si clicca su Esegui. Questi primi esercizi sono infatti dedicati all’introduzione dei blocchi di programmazione per governare movimenti e semplici azioni. Oltre alla sequenza di istruzioni, viene anche introdotto il concetto di ripetizione di un insieme di comandi, principalmente nella versione del ciclo infinito per sempre, particolarmente utile nella gestione dei personaggi di un gioco che, una volta definite delle regole, deve poi muoversi autonomamente all’infinito.

Dopo un breve esercizio per capire come muovere il giocatore con i tasti freccia, l’esercitazione si fa via via più articolata nella gestione degli eventi che riguardano ogni singola creatura e di quelli relativi all’interazione tra di esse.

Un esempio? Quando si tocca un Creeper, questo lampeggia, attende un attimo e poi esplode.

Nell’ultimo esercizio lo studente crea la sua personale versione del gioco che può poi condividere con i suoi amici!

DIY: fidget spinner fai-da-te fatto con 4 dadi di bullone

La mania del fidget spinner anti stress spopola tra i bambini, tutti ne possiedono almeno uno.

Alcuni insegnati hanno colto il lato didattico e creativo del gioco e noi ne abbiamo realizzati alcuni in classe, usando materiali vari e dopo averne spiegato il funzionamento ai bambini che hanno proposto le loro idee e i loro progetti.

Ecco allora come fare un fidget spinner fai-da-te fatto con 4 dadi di bullone.

Basta un cuscinetto a sfera, quattro dadi di bullone con il foro grande quanto il cuscinetto, inserire il cuscinetto in un dado e incollare gli latri tre ai lati con la colla a caldo o con la colla liquida e il gioco è fatto!

Il nostro cuscinetto è da 22 millimetri e lo spinner è venuto bello grosso e pesante, da girare inserito in una biro (vedi video).

Per divertirsi in modo creativo suscitando l’interesse dei bambini ci vogliono genitori o insegnanti che abbiano soltanto voglia di mettersi in gioco dedicando loro tempo in modo costruttivo.

DIY: come fare un fidget spinner di cartone

La mania del fidget spinner anti stress dilaga tra i bambini, tutti ne possiedono almeno uno.

Si comprano per pochi euro ma ne esistono anche modelli più costosi anche per gli adulti.

Come insegnante mi sono posto il problema di valutare i possibili usi didattici del gioco e comunque mi sono sentito in dovere di spiegare il funzionamento in una mini lezione di tecnologia e meccanica in classe.

Ho portato dei cuscinetti a sfera e abbiamo costruito uno spinner con il catone molto semplice

Il risultato è stato che qualche bambino particolarmente curioso e creativo ha cominciato ad inventarne alcuni fai-da-te molto rudimentali di carta.

Ecco allora un video che mostra come realizzare un fidget spiner di cartone.

Basta realizzare una sagoma calcando uno spinner originale, usare quattro cuscinetti (quelli piccoli si trovano in commercio a pochi centesimi) e un po’ di colla e il gioco è fatto!

Ci vogliono soltanto dei genitori o degli insegnanti creativi che abbiano la voglia di spiegare il funzionamento le cose ai bambini.