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Software gratuito per riparare documenti Word corrotti


Repair My Word è un software gratuito per riparare e recuperare documenti Microsoft Word danneggiati.

Quando capita di non riuscire ad aprire un documento Word si può provare scaricando ed installando il programma. Non è detto che funzioni per qualsiasi tipo di errore ma tentare non nuoce.

Ecco i principali messaggi di errore che supporta:

  • “The document name or path is not valid. Try these suggestions. Check the file permissions for the document or drive. Use the File Open dialog box to locate the document.”
  • “Word cannot open the document.”
  • “Word cannot open the document: user does not have access privileges.”
  • “When you attempt to open a Microsoft Word 97 document into Microsoft Word version 6.x or 7.x, the document contains garbage characters.”

Lo strumento carica il file corrotto, si può visualizzare il contenuto del documento, riparalo e salvarlo.

Repair My Word è compatibile con Microsoft Word 6.0, Word 95, 97, 2000, XP e Word 2003. Purtroppo non supporta i file .docx.

Disponibili anche una serie di altri tool. In particolare Repair Excel e Repair Zip.

Via | maestroalberto | web 2.0 scuola nuove tecnologie


Speciale sulla scuola che inizia e su quella che verrà


Si è svolto ieri lo ScuolaD@y del Sole24 Ore, una vera e propria maratona durata l’intera giornata sulla scuola che inizia e su quella che verrà.

Si è parlato di Maestro Unico ma di tantissimi altri argomenti: dei problemi della scuola, dei suoi protagonisti, del caro libri, di bullismo, di tecnologie, del precariato, degli studenti, degli insegnati, degli stipendi, delle famiglie, dei sistemi educativi di altri paesi.

Sono intervenuti docenti, dirigenti, esperti e giornalisti, persone comuni.

Il momento clou è stato l’intervista al ministro Gelmini. E’ stato intervistato anche l’ex ministro Fioroni.

La pagina riassuntiva è ricca di risorse e include i video degli interventi.

Insomma una panoramica esaustiva, un dossier, una fotografia del momento importante che sta vivendo la scuola italiana.

Per quanto riguarda il Maestro Unico (unico vero bocciato dagli italiani anche dai sondaggi del Sole) si può ancora partecipare al sondaggio promosso da questo blog.


Riforma Gelmini: riduzione dell’orario scolastico e del personale docente


A quanto pare il taglio Gelmini-Tremonti è pronto nei minimi dettagli. Da oggi inizierà ad essere presentato in Commissione Cultura alle parti sociali per poi essere approvato da Camera e Senato. Sarà una settimana decisiva.

Questi i punti principali.

Scuola dell’Infanzia: da 40 ore con 2 insegnanti orario ridotto a 24 ore settimanali e maestra unica. Personale in ruolo in esubero utilizzato per eventuali prolungamenti pomeridiani.

Scuola Primaria: Maestro Unico per 24 ore settimanali. Prolungamenti pomeridiani fino a 27 o 30 ore su richiesta delle famiglie a condizione però che l’organico lo consenta.

Organico che sarà tuttavia stabilito sulla base delle 24 ore. Punto interrogativo sul destino del personale in ruolo in esubero. Idem sul tempo pieno.

Insegnate unico previsto per il momento solamente nelle prime tre classi delle elementari. Fonti sindacali parlano di un taglio di 50.000 cattedre in 5 anni.

Scuola Media Inferiore: riduzione dell’orario settimanale da 32 a 29 ore. Taglio di 10.300 insegnanti secondo le stesse fonti ministeriali. Non si capisce cosa accadrà al personale in esubero e come verrà realizzato il potenziamento annunciato dell’Italiano, della Matematica e dell’inglese.

Scuola Superiorie: 4 ore settimanali in meno. I tagli colpiranno soprattutto gli istituti tecnici e professionali, laboratori inclusi.

Per quanto riguarda la maestra Unica, voi siete favorevoli o contrari alla sua istituzione del nella scuola Primaria? Rispondete al sondaggio.

Oggi il ministro parteciperà allo ScuolaD@y, maratona online organizzata dal Sole 24 Ore sulle novità dell’anno scolastico che sta per iniziare e sulle scelte politiche in materia di scuola.

Via | Repubblica


Divertiti a progettare e arredare una casa


MyDeco è uno strumento di progettazione e di arredamento per interni in 3D proposto dall’omonima azienda di shopping online a scopo commerciale.

Con esso è possibile arredare virtualmente una casa.

Al servizio si può accedere liberamente, è interamente sviluppato in Flash e con esso si possono disporre mobili e oggetti di qualsiasi tipo.

In pratica si può simulare una stanza dell’abitazione o la casa intera aggiungendo misure, porte, finestre, mobilio e accessori.

In questo modo si otterrà un’idea precisa, sebbene virtuale, di come risulterà l’appartamento.

Gli elementi possono essere spostati trascinandoli e si possono cambiare i colori. E’ possibile zoomare sui particolari e muoversi all’interno dell’ambiente creato.

Disponibile una ricca galleria dei disegni creati dagli utenti.

Perfetto per chi vuol metter su casa e per gli architetti in erba.

Via | maestroalberto | web 2.0 scuola nuove tecnologie


Il Maestro Unico non sarà solo


A giudicare dalle numerose dichiarazioni rilasciate in varie circostanze a mezzo stampa dal ministro Gelmini, la figura del Maestro Unico non sarà la sola da operare in classe dal prossimo anno scolastico.

Il vero obiettivo del decreto 137, come si sa, è la riduzione delle ore di lezione. Dalle 27-28 ore attuali (spesso anche di più) si passerà a 24 ore settimanali.

C’è chi stima una una riduzione dell’istruzione di 132 ore all’anno, 660 circa nel quinquennio della scuola primaria.

Nella future classi ci sarà anche l’insegnante di religione (3 ore) e quello della lingua inglese (2 ore). Rimarranno così 19 ore di docenza all’insegnante prevalete.

Se egli insegnerà anche una delle due materie può salire a 21 o 22, se le insegnerà entrambe sarà davvero l’insegnante unico con 24 ore di lezione frontale.

In questo ultimo caso potrebbe essere accompagnato soltanto dal docente di sostegno.

In ogni caso avremo 4 ore di lezione in 6 giorni senza rientri pomeridiani o 5 ore scarse in 5 giorni.

Addio compresenza dunque, con tutte le conseguenze che ne deriveranno. E poi, che ne sarà delle 2 ore di programmazione obbligatoria settimanali?

Non parliamo poi di cosa aspetterà al personale in esubero.

Questo potrebbe essere lo scenario possibile. Tuttavia è il caso di attendere ulteriori delucidazioni in merito.

E voi, siete favorevoli o contrari all’istituzione del Maestro Unico nella scuola Primaria? Rispondi al sondaggio.


Intervista al ministro Gelmini: le sue ragioni sul maestro unico e sul tempo pieno


TuttoScuola propone un’interessantissima intervista al ministro Gelmini, dove spiega i suoi progetti e le sue ragioni sul maestro unico e sul tempo pieno.

La riporto integralmente.

Ministro Gelmini, la sua decisione di tornare al maestro unico ha alzato un polverone. I sindacati hanno annunciato una dura contestazione, qual è il suo commento?

“Si è fatta confusione su questo provvedimento. Io sono convinta della necessità di assicurare agli alunni della scuola primaria, a partire dai più piccoli, un punto di riferimento unitario e unificante, come può essere solo la figura di un insegnante unico, un maestro appunto. Il maestro”.

Qual è la motivazione pedagogica che è dietro a questa scelta?

“Un insegnante unico, o comunque prevalente, avrà maggiore attenzione per il bambino che apprende, saprà modulare e indirizzare la sua azione didattica tenendo conto delle diverse attitudini, interessi e capacità individuali. Sarà soprattutto un educatore, in grado di favorire la crescita integrale dell’alunno, aiutandolo a guardare e giudicare quel che lo circonda.
Daremo in questo modo maggiore sicurezza alle famiglie e restituiremo agli insegnanti un ruolo definito e autorevole, con responsabilità identificate e gratificanti. Ne risulterà semplificato il rapporto con le famiglie, che considero importantissimo. Siamo una comunità, il triangolo insegnanti, genitori e studenti va fatto funzionare armonicamente”.

L’accusano di impoverire in questo modo il servizio finora offerto proprio nel settore della scuola che funziona meglio.

“Il servizio che riceveranno le famiglie non diminuirà, anzi. Accadrà esattamente il contrario: il servizio crescerà, e anche significativamente. Saranno offerte più scelte per le famiglie. Accanto agli attuali modelli a 27 e 30 ore settimanali, ci sarà infatti a disposizione quello a 24 ore, oltre ovviamente al tempo pieno, sul quale va fatto un discorso a parte. L’inglese, l’informatica, tutte le migliori esperienze saranno confermate. Sarà garantito quello standard che aveva consentito alla nostra scuola elementare di essere già, ben prima dell’introduzione del modulo nel 1990, ai vertici delle classifiche internazionali”.

Nostalgia del passato?

“Tutt’altro. E mi lasci sottolineare un altro aspetto che ha un’importanza fondamentale. Con questa norma, unita a quella sulla continuità didattica contenuta nel disegno di legge che ho presentato a inizio agosto, nessun alunno durante il ciclo di scuola primaria si troverà più di fronte sette, otto, addirittura nove insegnanti diversi, come troppo spesso è accaduto, con un danno evidente per le famiglie e per la crescita degli alunni, come recenti analisi – mi riferisco a quella della Banca d’Italia – hanno ampiamente dimostrato”.

Era necessario introdurre una modifica così importante per decreto?

“Ho voluto dare un segnale forte. Peraltro ho scelto di andare in questa direzione in modo graduale, cominciando dalle prime classi e a partire dal 2009-2010. Così non si determineranno scossoni e ci sarà tutto il tempo necessario per preparare la scuola, gli insegnanti e le famiglie a questa importante novità”.

Una parte dei posti che si liberano con il passaggio al maestro unico potrebbero essere reinvestiti per rafforzare il tempo pieno, un servizio apprezzato da molte famiglie e per il quale non sempre l’amministrazione è stata in grado di soddisfare la crescente domanda.
Tuttoscuola ha fatto una simulazione: utilizzando circa 8 mila cattedre delle oltre 20 mila che si potrebbero “risparmiare” con il passaggio delle classi a modulo a classi a 24 ore con il maestro unico, si potrebbe garantire un incremento del 50% del tempo pieno, portandolo dalla copertura attuale del 25% delle classi ad una del 37%. Che ne pensa?

“Sono intenzionata a incrementare il tempo pieno, e questa simulazione sembra un obiettivo convincente che mi propongo di raggiungere. Le dirò di più. Il potenziamento del tempo pieno sarà il fiore all’occhiello di questa nuova offerta formativa. Verrà organizzato là dove finora non si è riusciti a soddisfare le richieste delle famiglie, e verrà esteso anche in molte aree del Sud dove sono mancate le condizioni per offrire questo servizio”.

Ci vogliono però mense, locali, servizi.

“Il mio auspicio è che gli enti locali sappiano approfittare di questa occasione, approntando le strutture e i servizi necessari. Da parte nostra ci metteremo il personale e le risorse.
Con queste e con le altre misure messe in cantiere intendiamo puntare sulla qualità, e mi fa piacere dirlo a “Tuttoscuola”, che alla qualità della scuola ha dedicato un ricco e serio Rapporto, di cui sarà importante valutare nel tempo le indicazioni che verranno dalle future edizioni”.