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Il Ministro Gelemini parla della scuola che verrà in un’intervista radiofonica


In una lunga intervista radiofonica rilasciata alla trasmissione di Radio Rai 1, Radio Anch’io, il Ministro Gelmini espone la sua idea riguardo la scuola che verrà e parla delle recenti discusse norme di legge.

I temi di maggiore attualità trattati sono stati il ritorno del Maestro Unico, il tempo pieno, il voto in condotta, la riduzione dell’orario scolastico, l’adozione dei libri di testo per 5 anni e l’obiettivo “meno insegnanti ma pagati meglio“.

Oltre agli ascoltatori sono intervenuti il ministro ombra dell’istruzione Maria Pia Garavaglia e il segretario dell’UIL scuola, Massimo di Menna.

Il podcast dell’intera trasmissione (un’ora) può essere ascoltato qui (con Real Player) e scaricato in mp3 qui (tasto destro mouse, Salva destinazione con nome).

E voi, siete favorevoli o contrari all’istituzione del Maestro Unico nella scuola Primaria? Rispondi al sondaggio.


Maestro Unico solo nelle classi prime dall’anno scolastico 2009-2010


Secondo quanto dichiarato dal Ministro Gelmini l’introduzione del Maestro Unico nella scuola elementare a partire dall’anno scolastico 2009-2010 riguarderà soltanto le classi prime.

Il Ministro rassicura affermando che non ha intenzione di toccare il tempo pieno e che la novità sarà introdotta gradualmente. Variegate le dure reazioni sindacali.

Siete favorevoli o contrari all’istituzione del Maestro Unico nella scuola Primaria? Rispondi al sondaggio.


Il Dectreto Gelmini è legge: istituito il Maestro Unico


Il Decreto Gelmini che introduce il ritorno al Maestro Unico nella scuola elementare è a tutti gli effetti legge dello Stato.

Il Decreto Legge n° 137 (pdf) dal titolo “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università“, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1° settembre 2008.

Tra le novità che interessano più da vicino la Scuola Primaria l’introduzione dell’insegnante unico e adozione dei libri di testo ogni 5 anni.

Questa è l’articolo più atteso sul cosiddetto “Maestro Unico“:

Art. 4. (Insegnante unico nella scuola primaria)

  1. Nell’ambito degli obiettivi di contenimento di cui all’articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nei regolamenti di cui al relativo comma 4 è ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali.
    Nei regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una più ampia articolazione del tempo-scuola.
  2. Con apposita sequenza contrattuale e a valere sulle risorse di cui all’articolo 64, comma 9, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, è definito il trattamento economico dovuto per le ore di insegnamento aggiuntive rispetto all’orario d’obbligo di insegnamento stabilito dalle vigenti disposizioni contrattuali.

Insomma 24 ore di servizio corrispondenti a 24 di orario settimanale della classe e addio alle 2 ore di programmazione settimanali.

Siete favorevoli o contrari? Rispondi al sondaggio.

Intanto ReteScuole organizza una Campagna nazionale contro il ritorno del Maestro Unico.


Maestro Unico: 24 ore di insegnamento e 24 di orario settimanale della classe


Il Decreto Gelmini introduce il ritorno al Maestro Unico nella scuola elementare.

Questa è la nuova ipotesi riguardo orario di servizio degli insegnanti e l’orario settimanale della classe nella Scuola Primaria.

Prosegue il percorso del decreto legge sulla scuola varato il 28 agosto dal Consiglio dei Ministri. Con una novità importante.
Agli articoli che già si conoscono ne è stato aggiunto un altro che contiene nei fatti una sorta di integrazione dell’articolo 64 del decreto legge 112 convertito nella legge 133.

In pratica il nuovo decreto legge integra i criteri per la redazione del piano di razionalizzazione indicati dalla legge 133 con un riferimento proprio alla discussa questione del “maestro unico”.

Il criterio precisa meglio la “rimodulazione dell’attuale organizzazione didattica della scuola primaria” di cui parla la legge 133 e stabilisce che le istituzioni scolastiche che comprendono scuole primarie devono prevedere che le classi siano affidate ad un solo insegnante e funzionino per 24 ore settimanali.

Di conseguenza (il decreto non lo dice, ma è implicito) i docenti assegnati a queste classi prestano servizio di insegnamento per 24 ore settimanali.

Inoltre su richiesta delle famiglie, e in via eccezionale, tali classi potranno funzionare fino a 26-27 ore settimanali a condizione che questo non comporti un aumento di organico.
Ma allora come faranno le scuole ad ampliare l’orario?

Il decreto fornisce la soluzione: le scuole potranno utilizzare il 30% dei risparmi derivanti dal piano di razionalizzazione, come previsto sempre dall’articolo 64 della legge 133. Con i risparmi, le scuole potranno pagare ore aggiuntive al personale già in servizio e venire così incontro alle richieste delle famiglie.

Insomma 24 ore di servizio corrispondenti a 24 di orario settimanale della classe e addio alle 2 ore di programmazione settimanali.

Siete favorevoli o contrari? Rispondi al sondaggio.


Maestro Unico: ipotesi di attuazione



Il Decreto Gelmini introduce il ritorno al Maestro Unico nella scuola elementare.

Questa è l’ipotesi del piano di razionalizzazione nella Scuola Primaria.

Si tornerà al maestro unico: per farlo sarà necessario rivedere il decreto 59/04 voluto dal ministro Moratti; l’orario annuale minimo di funzionamento sarà abbassato dalle attuali 891 ore (=27 settimanali) a 825 (=25 alla settimana), almeno nelle prime classi (prime, seconde e terze). Con una eventuale aggiunta di 33/66 ore annue facoltative/opzionali rivolte a gruppi di alunni.

Questa soluzione comporta però una difficoltà: attualmente, l’orario di servizio dei docenti di scuola primaria è di 24 ore settimanali (comprensivo però di 2 ore di programmazione didattica).
Per superare l’impasse il Governo potrebbe stabilire due regole: cancellazione delle due ore di programmazione (d’altronde se non c’è più il team docente la programmazione settimanale diventa superflua) e aumento dell’orario di servizio a 25 ore settimanali.

Si dice anche che le ore aggiuntive potrebbero essere “detassate” o comunque sottoposte ad un regime fiscale più favorevole. Pare che su questo punto i ministeri del Welfare e della Funzione Pubblica siano quasi d’accordo, manca però il via libera del dicastero di Giulio Tremonti.

Poiché le classi a modulo (prime, seconde e terze) sono attualmente circa 60 mila il taglio determinerebbe un calo di 30mila posti. A partire dal 2009/2010 nella primaria sarebbero dunque soppresse almeno 10mila cattedre (il piano è infatti triennale).

Siete favorevoli o contrari? Rispondi al sondaggio. Si può scegliere più di una risposta.


I siti amati dai bambini e dagli adolescenti


ReadWriteWeb pubblica un interessante articolo sui siti preferiti nel Regno Unito dai bambini sotto i 12 anni secondo Nielsen.

Come si può notare dal grafico la fa da padrone Stadoll.

Il rapporto include anche un prospetto sui siti di gioco online e i le reti sociali preferite dai ragazzi tra i 12 e 17 anni.

Via | maestroalberto | web 2.0 scuola nuove tecnologie