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Finanziaria 2006: trovato l’accordo per il pubblico impiego

Accordo fatto tra governo e sindacati per il rinnovo del contratto nel pubblico impiego. I contenuti dell’intesa saranno inseriti in un emendamento alla Finanziaria. Sarà un contratto importante perché dovrà inserire, oltre alla parte economica, l’importante parte normativa per il personale della scuola.

D’ora in avanti tempi certi e “perentori” di 55 giorni per l’entrata in vigore rispetto al passato, quando si doveva attendere anche molti mesi dopo la firma dell’intesa.

  • Pubblico impiego, siglato l’accordo tra il governo e i sindacati
    Un emendamento alla Finanziaria recepirà i termini dell’intesa – I tempi per l’entrata in vigore dei contratti diventano perentori di 55 giorni
    La soddisfazione di Bonanni (Cisl): “Passo importante, innovativo, inedito”
    [Repubblica – Politica, 05 – 11 -2006]
  • In forse lo sciopero del pubblico impiego
    Accordo raggiunto fra Governo e sindacati sui contratti pubblici. Cgil, Cisl e Uil scioglieranno però le riserve solo dopo che l’emendamento presentato dal Governo verrà approvato dal Parlamento.
    [Tecnica Della Scuola]

Finaziaria: spariranno 50.000 posti nelle scuola?

Più di 50mila posti di lavoro in meno nelle scuole italiane secondo i calcoli circostanziati di Tuttoscuola.

La Finanziaria 2007 prevede per il prossimo anno di eliminare 42.000 posti dall’organico per i docenti e 8.000 per il personale ATA, più ulteriori tagli vari, che riguardano in particolare i precari. In buona sostanza una riduzione del 5% del personale che lavora nelle scuole, “ben di piu’ di quanto nessuna finanziaria in un solo esercizio finanziario abbia mai previsto in tanti anni”.

Se l’allarme lanciato da Tuttoscuola sulla base dei numeri della relazione tecnica della manovra è autentico, c’è da auspicarsi sostanziali correzioni prima che il testo diventi legge definitiva.

Il sito del Ministero della Pubblica Istruzione cambia finalmente veste grafica

Restyling della struttura e della veste grafica del sito ufficiale del ministero di Viale Trastevere: era ora!

Innanzitutto cambia il nome, non più istruzione.it, ma pubblica.istruzione.it, e questa è già una decisa inversione di rotta e di orientamenti politici. Non più la condivisione del portale con l’Università e la Ricerca (il vecchio Miur), ma spazio dedicato solamente alla Pubblica Istruzione.

Portale per l’autonomia e l’innovazione, è il messaggio della testata che indica ancora una volta molto bene la direzione verso cui si stanno orientando le politiche scolastiche del neo-ministro Fioroni: il coinvolgimento nel processo di rinnovamento della scuola di Regioni, Enti locali e Autonomie scolastiche.

Le aree sono chiaramente suddivise, anche mediante l’uso di colori diversi, tra STUDENTI, FAMIGLIE, PERSONALE SCUOLA, AMMINISTRAZIONE. Nelle due barre laterali si trovano i riquadri con i servizi offerti e gli spazi informativi: il menù principale a sinistra, con aree temaniche, novità, normativa, sala stampa, il ministero, pubblicazioni, eventi e progetti, urp e, a destra, posta elettronica, newslwtter, in agenda, link utili,uffici scolastici regionali, archivio, che rappresentano di fatto l’area di snodo virtuale del sito.

Spiccano alcuni bottoncini (indire, invalsi, rai educational, ecc.) tra cui in bell’evidenza quello del ministro con tanto di foto.

Il corpo centrale contiene tre fasce ben strutturate: in alto lo spazio informativo con la rubrica “in primo piano”, sotto di nuovo le aree studenti, famiglie, personale della scuola e, più sotto, l’area amministrativa e lo spazio dedicato alle scuole con tanto di ingresso riservato. A breve sarà disponibile anche uno spazio dedicato alle Scuole con un’esperienza da raccontare chiamato “cento esperienze”.

Mi pare evidente l’apertura all’utenza del nuovo portale, siano studenti, genitori o insegnanti. L’aspetto del sito è sicuramente più gradevole, improntato all’accessibilità e ad una navigazione più amichevole. Del resto è proprio questo l’intento desiderato, quando si legge che l’adozione di un linguaggio più chiaro e semplice e la rivisitazione dei contenuti del portale sono finalizzati a migliorare il rapporto con questi interlocutori -appunto studenti, famiglie insegnanti e ata- e privilegiano un approccio immediato e trasparente per gli studenti e le loro famiglie, funzionale per il personale della scuola e dell’amministrazione.

Sicuramente c’è più di una strizzatina d’occhio allo stile ormai tanto in voga del web2.0 (operazione fatta recentemente anche da altri famosi portali, come per esempio quello di repubblica.it).

In primo piano la pagina di aiuto, come navigare, che pubblicizza anche l’opera stessa di rinnovamento effettuata.

L’operazione era necessaria ed auspicata e quindi da accogliere con favore. La promessa è che l’adeguamento di tutte le pagine al nuovo stile e l’aggiornamento dei contenuti proseguirà ancora per i prossimi mesi.

Cosa che, da duplice utente scolastico (insegnante e genitore), attendo con partecipazione ed interesse.