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Sondaggio: meglio la riforma Fioroni o quella Moratti?

Ho appena dato il via ad un nuovo sondaggio. Questa la domanda: meglio la riforma Fioroni o quella Moratti?

Si può votare dalla barra laterale sulla destra.

Intanto fornisco i dati dell’ultimo sondaggio sul mondo della scuola che ho appena chiuso. La domanda era: sei favorevole al finanziamento delle scuole private da parte dello Stato?

 

­ si

 105  15%
 no  518  78%
alle paritarie

 8  1%

Totale votanti

 693

 

 ­

Campione attendibile di quasi 700 voti e vittoria schiacciant­e dei contrari al finaziamento. 

Partecipa al nuovo sondaggio.

Riforma Fioroni: principali novità anno scolastico 2007-2008

Di tutti gli speciali dedicati alle novità per l’anno scolastico appena iniziato il migliore mi sembra quello del Sole 24 Ore.

La prima parte è specificamente dedicata alle novità volute e introdotte dal ministro. La riporto sotto.

LA RIFORMA FIORONI

Ci sono altri argomenti trattati: caos nomine e contratto scaduto, sentenze della Cassazione, proposte, caro libri, la scuola in Europa, Università. Il tutto in un unica pagina. Vale la pena dare un’occhiata.

Link | Ritorno a scuola: tutte le novità per insegnanti e studenti

Mappe concettuali per interpretare il bullismo

clicca sull’immagine per ingrandire

La collega Paola Limone, valente ed infaticabile compagna di viaggio in Ricerche Maestre, mi segnala tre mappe concettuali particolarmente interessanti scaturite da un gruppo di discussione sugli organizzatori grafici della conoscenza in ambiente digitale (FOR).

Possono forse essere utili per sintetizzare e chiarire alcuni temi particolarmente scottanti cari agli insegnanti: bullismo e sindrome da burnout.

Le mappe, altamente professionali, sono create con il famoso software gratuito IHMC Cmap Tools.

Nuove Indicazioni per la Scuola dell’Infanzia e Primo Ciclo: ritorno alla tradizione

Accantonate le “tre I” di Moratti (internet, inglese e impresa). Italiano, matematica, storia e geografia diventano la base del curricolo nel Primo Ciclo di istruzione.

Alle vecchie formule si sostituiscono nuovi slogan: nel comunicato stampa diramato dal Ministero si evidenzia la necessità di “privilegiare italiano, matematica, storia e geografia a inglese, informatica e impresa”. Le discipline più tradizionali sostituiscono così le famose “tre I” della Moratti.

Dal documento che accompagna la norma si evince qualche spiegazione.

Matematica, dopo avere consolidato le conoscenze base i ragazzi dovranno essere in grado di “riconoscere e risolvere problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici”.

Geografia, si dovrà dare “grande importanza agli aspetti di tipo morfologico (nomi dei fiumi, dei mari, dei monti…) e recuperare sin dalle elementari lo studio dell’Europa e del mondo”.

Scienze. Si privilegia l’approccio sperimentale: “Lo studio della scienza della natura deve essere visto in una prospettiva storica ed evolutiva. Più sperimentazione e osservazione della realtà” (ma dove sono i soldi per i laboratori?).

Lingua Italiana: “tornano in evidenza la grammatica e la sintassi (partendo dalla riflessione sulla lingua)” e i bambini dovranno sapere “leggere, comprendere e produrre testi di vario genere estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l’esposizione orale e la memorizzazione”.

Il documento sancisce il definitivo passaggio dalla scuola dei programmi (che diventano semplici canovacci) a quella delle competenze.

Spariscono gli acronimi (Pecup e Psp) inventati dall’ex ministro, tutor e portfolio.

Nel frattempo le scuole durante la fase sperimentale dovranno studiare, interpretare e conoscere i testi ministeriali e cominciare a rendersi conto di come poterli tradurre nella programmazione quotidiana.

Per sostenere le scuole in questo compito impegnativo il Ministero ha stanziato un fondo di 36 milioni di euro.

Documentazione:

  • Direttiva Ministeriale 3 agosto 2007, n. 68 – Modalità operative avvio Indicazioni nazionali per il curricolo;
  • Indicazioni Nazionali per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per il Primo Ciclo d’Istruzionescarica (PDF, 0,6 mb, clicca sul link e attendi un attimo).

Divertirsi a costruire una casa online e imparare a rispettare l’ambiente

My Abodo è un sito web inteattivo dove si può costruire una casa e migliorarla con alcune modifiche, evitando gli elementi dannosi per l’ambiente.

E’ un gioco educativo dove s’impara a migliorare il clima del pianeta e ad evitate l’inquinamento. Le opzioni sono molte ed è necessario conoscere un po’ d’inglese per capire a fondo il meccanismo per stabilire quali sono le soluzioni migliori per rispettare l’ambiente.

Terminata la nostra dimora, essa sarà collocata in un isolato e potrà essere visitata e vista da tutti. Addirittura può essere inserita in un sito web (come ho fatto io sopra) attraverso un codice embed e condivisa in rete.

My Abodo è gradevolissimo, divertente, dispone di una grafica eccellente e il suo aspetto educativo aiuta a rendersi di conto come le nostre decisioni possono influire nell’ambiente in cui viviamo.

Ideale per bambini ed adolescenti, perfetto da usare anche a scuola poiché possiamo sfruttarlo per far apprendere le nuove tecnologie di internet, per educare al rispetto della natura e per approfondire la conoscenza della lingua inglese.

Questa è l’occasione ideale per segnalare anche Electrocity, un altro semplice gioco online dove addirittura si può costruire una metropoli dal nulla.

Anch’esso ben disegnato e coinvolgente, ricco di suoni e relativamente facile da usare il cui obiettivo è la costruzione di una città ideale e prendere coscienza del costo dell’energia e del suo impatto con l’ambiente.

Il concetto è quello del famoso gioco per consolle e computer Simcity, di cui segnalo una versione classica giocabile online.

Articolo interamente tratto dal mio blog personale (Web 2.0 Scuola Nuove Tecnologie): link.

Navigazione sicura e protetta con Firefox

Giubble è un’estensione per Firefox pensata per famiglie con bambini al di sotto dei 12 anni. Per chi, come me, ci lavora anche a scuola è un’autentica manna dal cielo.

Negli ultimi mesi c’è stata una vera e propria campagna di demonizzazione di Internet ad opera anche di influenti esponenti politici, sulla scia degli episodi legati alla piaga del bullismo scolastico.

Si è chiesta addirittura una censura dei contenuti di libero accesso della rete in quanto raggiungibili da chiunque, anche da adolescenti e bambini.

Genitori ed insegnanti non dovrebbero mai lasciare i bambini da soli al computer liberi di navigare. Spesso gli adulti non hanno i mezzi per difendersi e i figli, la cui richiesta di Internet è in grande crescita, ne sanno più dei padri.

Tra le tante soluzioni arriva una comoda estensione per Firefox che si pone il compito di proteggere i minori dall’accesso a contenuti non consoni alla loro età.

Glubble in buona sostanza consente di generare una lista di siti web approvati dall’utente adulto che possono essere gli unici ad essere navigati e visti dai bambini.

Ad essi (ma anche agli adulti) possono essere associati diversi profili in modo tale da soddisfare le esigenze delle diverse fasce di età.

I siti non inclusi nelle liste sono bloccati e ciò accade per le ricerche in Google e Yahoo.

C’è una lista di siti precaricati in Giubble considerati idonei al mondo degli under 12 chiamata Glubble World. La directory è molto ricca ma purtroppo indicizza soltanto siti in lingua inglese, essa rappresenta comunque una buonissima base di partenza.

L’aspetto di Glubble è amichevole, adatto al target cui è rivolto con un’interfaccia adatta anche ai piccolissimi che ancora non sanno leggere. Il sistema dei permessi è immediato.

A mio avviso si tratta di una buona opzione, adatta più all’insegnante e al genitore esperto piuttosto che al navigatore saltuario poiché richiede, oltre all’uso di Firefox, una configurazione e tutto un lavoro di selezione che potrebbe essere lungo e minuzioso.

A chi è alla ricerca di strumenti per la navigazione sicura per questa fascia di età caldeggio l’uso del motore di ricerca da me costruito in collaborazione con alcune colleghe insegnanti Ricerche Maestre: il Web per la Scuola Primaria (vedi l’articolo di presentazione).