Archivio per la tag 'didattica'

Programma gratuito per realizzare verifiche multimediali

La collega insegnante Antonella Pulvirenti mi segnala un software ad uso didattico gratuito a cui in parte collabora. Si tratta di Verifiche & VerificheMachine che così mi descrive.

Uno strumento polivalente per realizzare verifiche multimediali con lezione introduttiva in vari formati (audio, video, filmato flash, presentazione Powerpoint, pagina web, file di testo…).

Il pacchetto si compone di un generatore di verifiche con lezioni introduttive (ad uso docenti) e di un programma per l’utilizzo da parte degli alunni.

Le verifiche così predisposte potranno anche essere ascoltate invece che lette (utile per alunni dislessici e con problemi di lettura) e genereranno un report stampabile, molto dettagliato, con nome, classe e sezione dell’alunno, la registrazione delle risposte giuste e sbagliate, il numero e la percentuale delle risposte corrette e il numero di quelle errate.

Ogni verifica inoltre riporta i dati inseriti dall’insegnante, relativi alla scuola, alla materia e all’argomento della verifica, il tipo di prova e il nome del docente, la data, l’ora (con minuti e secondi) e uno spazio per la valutazione. Verifiche e VerificheMachine non hanno bisogno di installazione e possono essere trasportati comodamente, con tutte le verifiche già preparate, mediante archivi portatili, come CD e penne USB.

Oltre alla funzione di predisposizione e svolgimento di verifiche, possono quindi essere utilizzati per consentire agli alunni uno studio individualizzato, sia a casa che a scuola.

Insomma proprio un’ottima risorsa per facilitare il lavoro quotidiano degli insegnanti. Grazie ad Antonella per la segnalazione.

Scarica la scheda con la descrizione dettagliata del software (pdf, 0.1 mb). Il software si può scaricare anche da qui (archivio zip 5.4 mb).

Kerpoof: generatore di cartoni animati per bambini

Kerpoof è un coloratissimo sito dove bambini e adolescenti possono creare storielle, fumetti e cartoni animati e modo variegato e divertente.

L’interfaccia accogliente e amichevole consente di superare l’ostacolo della lingua inglese.

Si sceglie una delle tante scene (45) dove inserire personaggi ed oggetti vari, i quali possono essere ingranditi, rimpiccioliti, ruotati e spostarti. Si può aggiungere una nuvoletta di testo e addirittura passare da un’ambientazione diurna ad una notturna.

I nostri capolavori possono essere modificati in qualsiasi momento, salvati, stampati e condivisi via email come se fossero una cartolina elettronica. Peccato che le creazioni non possano essere trasferite ed inserite in una pagina web personale come in un blog tramite codice.

Kerpoof si pone l’obiettivo di diventare uno strumento educativo tale da essere usato anche dagli insegnanti a scuola. In effetti il sito presenta tutte le caratteristiche dell’edutainment, ci si può infatti divertire giocando in modo costruttivo e creativo.

Sperimentandolo con i bambini ho notato che essi, sotto la guida di un adulto, potrebbero rimanere indaffarati per ore. L’attività educativa si integra così molto bene con lo svago e l’insegnamento delle abilità informatiche può essere decisamente agevolato.

I bambini, inoltre, hanno la possibilità di sbizzarrire a loro creatività, inventando racconti e apprendendo le tecniche del montaggio e dell’animazione video.

In questa pagina, attraverso alcuni video, si spiega come realizzare un filmato e come animare i personaggi (vedi anche un video su YouTube).

Kerpoof è un sito gratuito ed è in continua evoluzione. Per capire esattamente cos’è bisogna necessariamente provarlo. Provateci e divertitevi, non ve ne pentirete di certo.

Articolo interamente tratto dal mio blog personale (Web 2.0 Scuola Nuove Tecnologie): link.

Tecnologie Educative: comunità di insegnanti per lo scambio di materiali didattici

Ricevo dalla redazione di Tecnologie Educative un invito a partecipare all’importante comunità di insegnanti che condividono in rete le loro esperienze didattiche. Riporto integralmente il contenuto della mail che spiega molto bene gli obiettivi del sito.

Tecnologieducative, sito che si occupa di sviluppare il senso di comunità e d’identità (non solo digitale) tra insegnanti di tutta Italia, promuovendo lo scambio di materiali didattici e riflessioni sulla scuola e l’insegnamento.

Il portale raccoglie attualmente una comunità di oltre 5500 insegnanti, ciascuno dei quali con alcune pubblicazioni on-line all’attivo, ciascuno con almeno un’idea messa “in comune” nell’arco degli ultimi anni. Iscrivendosi al sito avrà la possibilità di entrare a far parte di questo gruppo di lavoro virtuale: potrà consultare e scaricare tutti i materiali presenti (tutti i contenuti sono rilasciati sotto Licenza Creative Commons), e, ovviamente e soprattutto, di pubblicarne altri a sua volta.

Ma non è tutto: la novità che stiamo promuovendo in questi ultimi mesi è infatti costituita da un nuovo spazio chiamato home personale.

La home personale, oltre a rappresentare un luogo virtuale dove lasciar fluire propri pensieri in libertà, dove cercare qualcuno che condivida le nostre stesse passioni, ma anche nuovi dubbi e vecchie critiche, permette di tenere traccia ordinata di quanto pubblicato a livello di contenuti, (su ciascuna home compaiono tutti i lavori pubblicati dall’utente e visibili on-line), promuove un uso focalizzato della messaggistica interna ed allena, piú in generale, alla pratica telematica quotidiana.

Le pagine personali sono quindi un po’ blog, un po’ contenitore personale, un po’ piazza, in cui discutere in forma ristretta con amici e colleghi oppure da cui partire alla volta di tutta la comunità degli utenti o addirittura verso l’intera rete delle reti! Sulla sua home potrà quindi riordinare e ripubblicare innanzitutto materiali già messi online altrove, linkare il suo sito a Tecnologieducative, dando maggior visibilità alle sue idee ed avendo ulteriori possibilità di confronto creativo coi colleghi. L’obiettivo principale del team di redazione di Tecnologieducative è quello di sostenere lo sviluppo di un luogo virtuale, di un vero spazio d’incontro realmente autogestito per insegnanti, educatori e formatori. Crediamo infatti che quello offerto da ciascuno di noi, con le nostre idee, esperienze, differenze, possa dimostrarsi un contributo fondamentale per migliorare la scuola e la qualità della vita di chi la vive ogni giorno, partendo dalla passione che ogni singolo insegnante investe nel proprio lavoro.

Su Tecnologie Educative si trova una ricchissima raccolta di articoli, libri, software, materiali didattici, riguardanti un po’ tutte le discipline, la didattica, la formazione e l’educazione in generale.

Ci sono Unità Didattiche, UDA, Progetti , Schede, risorse per la Valutazione, aree POF, Educazione degli Adulti e Alunni Stranieri. I materiali, dagli insegnati per gli insegnanti, sono una vera manna per chi affronta la professione con un minimo di approccio tecnologico.

Le risorse riguardano la fascia della scuola dell’infanzia, elementare, media e media superiore. Sono documenti di testo, presentazioni in Power Point, archivi compressi di intere cartelle di files. Vi si trova un po’ di tutto e per tutte le dicipline.

C’è un’area chiamata Zibaldone, dove incluse risorse di vario tipo elaborate da insegnanti di diverso ordine e grado utili come suggerimento per l’elaborazione di un’attività didattica.

Con il nuovo approccio improntato al Web 2.0, Tecnologie Educative fornisce al docente la possibilità di editare un proprio spazio, sotto forma di blog, attraverso un comodo editor con cui inserire articoli e notizie, link, esperienze e materiali personali.

Un’occasione per quanti vogliano tentare un primo contatto con la meravigliosa avventura di redigere un blog personale. Per rendere l’idea vi lascio il link alla mia pagina.

Un’opportunità da cogliere al più presto.

Mappe concettuali per insegnare ed apprendere: un percorso sull’acqua

Annarita Ruberto, docente di matematica e scienze nella scuola secondaria di 1° grado, collaboratrice della rivista Scuola e Didattica e formatrice, segnala un percorso di ricerca didattico-metodologica sulle mappe concettuali, svoltosi all’interno del suo Istituto Comprensivo.

Il percorso ha coinvolto tutti e tre i gradi scolastici: scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria. La tematica prescelta è: “Acqua“.

 Disponibili in download i cospicui materiali prodotti, che sono:

per la scuola dell’infanzia:

  • un’ampia documentazione di un percorso didattico, centrato sulla tematica “Acqua”, realizzata attraverso le mappe concettuali (7 mappe) dall’individuazione dei contenuti didattici, distillati ad hoc per il livello scolare 5/6 anni, all’enucleazione degli elementi della valutazione e di quelli metodologici, compresi gli obiettivi formativi da perseguire;

per il primo biennio della scuola elementare:

  • una mappa concettuale sulla tematica “Acqua”, corredata di tre esperimenti, esemplificativi di uno dei possibili percorsi da attuare, e da una valutazione dell’attività proposta. inoltre dei cloze e altre mappe;

per la scuola secondaria:

  • un decalogo di istruzioni su come realizzare una mappa concettuale;
  • una mappa rappresentante le “tre forme dell’apprendimento cognitivo in interazione fra di loro”;
  • una mappa relativa alle “due forme di acquisizione dei concetti e le loro relazioni con l’esperienza e la struttura cognitiva”;
  • 4 mappe, realizzate su tematiche diverse allo scopo di documentare l’inesauribile flessibilità del loro impiego. 

I materiali contengono inoltre varie mappe prodotte dagli alunni e altre risorse che scoprirete da soli. Il percorso può essere generalizzato dai docenti, che volessero utilizzarlo, alle proprie situazioni didattiche, naturalmente adattandolo con la flessibilità richiesta.

Ringrazio la professoressa Ruberto, da poco entrata anche nel team di Ricerche Maestre, per la sua disponibilità e invito caldamente a tutti gli insegnanti di visitare i suoi ricchi blog (Scientificando e Matem@ticamente) stracolmi di ottime risorse educative.

Materiali da scaricare:

  • Mappe concettuali per insegnare ed apprendere: il percorso di ricerca-azione
  • (PDF)

  • acqua scuola materna
  • acqua scuola elementare
  • acqua scuola media

Educazione artistica: come disegnare una faccia

How to Draw a Head è una proposta dell’Accademia delle Arti, Università di di San Francisco in cui si propone una guida passo passo su come disegnare una faccia.

Molto ben fatto e semplice da navigare anche se in lingua inglese, con una grafica accattivante.

Spiega con esempi pratici le tecniche e i materiali da usare, l’uso delle proporzioni, come rendere i lineamenti e le varie espressioni.

C’è infine una galleria dei disegni dei volti realizzati. Un’ottima risorsa anche dal punto di vista educativo.

Per chi è interessato all’argomento consiglio di fare una visita a Draw Space, un sito di educazione artistica che raccoglie una gran quantità di lezioni di disegno, suddivise per argomento e grado di difficoltà.

Guarda anche il divertentissimo generatore di facce umane.

Nuove Indicazioni per la Scuola dell’Infanzia e Primo Ciclo: ritorno alla tradizione

Accantonate le “tre I” di Moratti (internet, inglese e impresa). Italiano, matematica, storia e geografia diventano la base del curricolo nel Primo Ciclo di istruzione.

Alle vecchie formule si sostituiscono nuovi slogan: nel comunicato stampa diramato dal Ministero si evidenzia la necessità di “privilegiare italiano, matematica, storia e geografia a inglese, informatica e impresa”. Le discipline più tradizionali sostituiscono così le famose “tre I” della Moratti.

Dal documento che accompagna la norma si evince qualche spiegazione.

Matematica, dopo avere consolidato le conoscenze base i ragazzi dovranno essere in grado di “riconoscere e risolvere problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici”.

Geografia, si dovrà dare “grande importanza agli aspetti di tipo morfologico (nomi dei fiumi, dei mari, dei monti…) e recuperare sin dalle elementari lo studio dell’Europa e del mondo”.

Scienze. Si privilegia l’approccio sperimentale: “Lo studio della scienza della natura deve essere visto in una prospettiva storica ed evolutiva. Più sperimentazione e osservazione della realtà” (ma dove sono i soldi per i laboratori?).

Lingua Italiana: “tornano in evidenza la grammatica e la sintassi (partendo dalla riflessione sulla lingua)” e i bambini dovranno sapere “leggere, comprendere e produrre testi di vario genere estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l’esposizione orale e la memorizzazione”.

Il documento sancisce il definitivo passaggio dalla scuola dei programmi (che diventano semplici canovacci) a quella delle competenze.

Spariscono gli acronimi (Pecup e Psp) inventati dall’ex ministro, tutor e portfolio.

Nel frattempo le scuole durante la fase sperimentale dovranno studiare, interpretare e conoscere i testi ministeriali e cominciare a rendersi conto di come poterli tradurre nella programmazione quotidiana.

Per sostenere le scuole in questo compito impegnativo il Ministero ha stanziato un fondo di 36 milioni di euro.

Documentazione:

  • Direttiva Ministeriale 3 agosto 2007, n. 68 – Modalità operative avvio Indicazioni nazionali per il curricolo;
  • Indicazioni Nazionali per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per il Primo Ciclo d’Istruzionescarica (PDF, 0,6 mb, clicca sul link e attendi un attimo).

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