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I giochi dedicati al coding di Discovery Education

Il portale di Discovery Education Coding UK offre una serie di giochi di coding, o relativi ai linguaggi di programmazione se preferite, alcuni dei quali pensati anche per bambini, dal momento che si basano su blocchi logici e non su complicate stringhe di testo.

Per i bambini in particolare ci sono tre giochi principali suddivisi per livelli di difficoltà:

  • Burst the bubbles: combina eventi di avvio e eventi di clic per creare un gioco in cui le bolle scompaiono facendo clic su di esse mentre fluttuano sullo schermo.

  • Hungry snake: nel deserto consoliderai la tua comprensione delle condizioni nella programmazione e imparerai come diversi tipi di condizioni possono essere usati nel codice per scopi diversi.

  • Stopwatch animation: scopri i booleani per creare un cronometro realistico, in cui i valori booleani sono influenzati dai pulsanti di arresto, avvio e ripristino.

Altre risorse di coding per bambini sono reperibili qui.

I giochi sono corredati da una scaletta di lezioni dedicata agli insegnanti e da un esempio del gioco vero su cui divertirsi. in questo modo i bambini possono facilmente rendersi conto di  come funziona la realizzazione di un classico gioco online e non subirlo passivamente.

Il portale presenta anche attività per i più grandi sviluppate in HTML e Python.

C’è anche un glossario, in Inglese, da scaricare e soprattutto una ottima serie di poster e risorse di codifica gratuite stampabili da utilizzare per percorsi di coding unplugged.

In buona sostanza Discovery Education Coding fornisce un supporto completo per l’insegnamento della programmazione nelle scuole primarie.

Le lezioni passo dopo passo guidano insegnanti e alunni attraverso una sequenza attentamente graduata. I tutorial video presentano il codice che gli studenti impareranno ed evidenziano la terminologia corretta.

Le attività di debug e i codici di errore aiutano gli studenti a risolvere i problemi.

I giochi pertanto stimolano la creatività degli studenti e i piani completi delle lezioni garantiscono che tutti gli insegnanti siano pienamente supportati.

Pencil Code: palestra virtuale dove imparare i linguaggi di programmazione attraverso il codice visuale a blocchi

Pencil Code è un sito che consente di imparare vari linguaggi di programmazione professionali utilizzando un editor che permette di lavorare attraverso blocchi visuali o testo scritto.

Si possono creare attività di arte e musica, giochi e storie. Insomma, sbizzarrirsi a creare programmi.

Pencil Code è un progetto open source composto da un team di importanti programmatori provenienti da tutto il mondo,  che si dedicano al progresso dell’educazione informatica “rendendo la programmazione semplice e universale come l’uso di una matita“.

Chi ha una conoscenza dei vari linguaggi di programmazione visuali come Scratch, Blockly o quelli proposti da code.org, si troverà sicuramente a suo agio all’interno del sito che è quindi rivolto non solo agli adulti ma anche ai bambini un po’ più grandi e soprattutto ai ragazzi in età scolare accompagnati dai loro insegnanti.

Per un accesso immediato alle attività si può accedere direttamente a Pencil Code Gym, una vera e propria palestra della programmazione con cui disegnare, fare musica, codificare funzioni interattive.

Si possono scegliere attività già pronte e controllare il codice con cui sono svolte, appropriarsene, modificarlo, salvarlo e condividerlo.

Le attività propongono spesso animazioni con la famosa tartaruga del linguaggio Logo. oppure suoni e musica nell’apposita sezione.

Insomma si può partire da un esempio per studiarci sopra e capire come si sviluppa la programmazione a blocchi visivi, una vera e propria palestra di programmazione.

Volendo si può partire da una pagina vuota e iniziare a programmare da soli scegliendo il linguaggio desiderato associato a quello visuale.

Pencil Code, quindi, è anche un luogo dove sperimentare di tutto un po’. I programmi sono aperti a tutti per essere visualizzati e copiati.

Di sicuro una buona palestra virtuale per chi vuole insegnare come programmare in modo creativo e coinvolgente.

Il linguaggio principale dello strumento è Coffescript, ma premendo il pulsante a forma di ingranaggio si può utilizzare HTML, Javascript e CSS.

Pencil Code offre materiale e un manuale per gli insegnanti, attività stampabili e molto altro.

L’ampia gamma di attività e la sua fruibilità gratuita, in definitiva, rendono questo sito un’ottima risorsa per la scuola e un ambiente ideale per sperimentare con gli studenti vari livelli di capacità di programmazione.

CodeFWD: anche Facebook si dedica al coding e al pensiero computazionale

Per aiutare gli educatori a ispirare i loro studenti a perseguire una carriera nei linguaggi di programmazione del computer, Facebook lancia CodeFWD.

CodeFWD di Facebook è un programma di formazione gratuito e online creato in collaborazione con l’azienda prodruttrrice del robot Sphero al fine di aumentare il numero di studenti interessati allo studio del pensiero computazionale.

L’intenzione è quella di offrire su Facebook programmi, strumenti e prodotti per costruire diverse comunità educative per avvicinare il mondo delle scuole e le comunità di apprendimento ai linguaggi di programmazione.

CodeFWD è la prima iniziativa concreta, almeno secondo il popolare social network, per incrementare il flusso degli studenti che studiano l’informatica in modo che la prossima generazione di innovatori tecnologici rifletta e incorpori prospettive diverse e che quindi costruisca un futuro che avvantaggia tutti noi.

CodeFWD è stato lanciato negli Stati Uniti ed è pensato per i parlanti in Inglese e Spagnolo.

Si tratta di un programma in tre fasi in cui insegnanti e organizzazioni educative introducono la programmazione agli studenti dai 4 agli 8 anni.

CodeFWD prepara gli educatori a introdurre i concetti di base del pensiero computazionale in modo tale che gli studenti facciano pratica con le loro nuove abilità, svolgendo esercizi di codifica basati su blocchi logici di programmazione.

Dopo aver completato il percorso, gli insegnanti che desiderano continuare a sviluppare le capacità di codifica dei propri studenti utilizzando un prodotto tangibile possono richiedere un set gratuito di robot programmabili a Sphero.

Gli educatori e le organizzazioni educative, tramite Facebook For Education., dovrebbero condurre gli studenti (in particolare le studentesse femmine meno abbienti che generalmente sono sotto rappresentate) allo studio della programmazione e, secondo i lori intenti, a creare la prossima generazione di innovatori tecnologici.

Ci auguriamo che CodeFWD di Facebook supporti gli educatori e le organizzazioni che introducono e ispirano gli studenti studiare informatica e che possa essere rivolto in futuro anche al pubblico italiano.

Andiamo a programmare: video corso per bambini e genitori su Scratch 2.0

Andiamo a programmare è un video corso di Corriere.it di cinque lezioni pensato per insegnare a bambini e genitori le basi della programmazione: il coding.

Il corso, a cura di Federico Cella (@VitaDigitale), ha come partner tecnico Coder Kids ed è sostenuto da Lenovo Italia.

I protagonisti sono le mascotte Richi e Susi, due studenti italiani disegnati dall’illustratrice della Scuola del Fumetto di Milano Francesca Rosa.

I due accompagneranno bambini e ragazzi e le loro famiglie (target 8-12 anni) alla scoperta del linguaggio computazionale, in particolare sarà illustrato come costruire un videogioco con Scratch 2.0.

Sotto la raccolta dei link di tutte le 5 lezioni:

Link: pagina video di andiamo a programmare.

Le famiglie italiane bocciano il Maestro Unico


Alle famiglie italiane non piace il Maestro Unico o prevalente che dir si voglia.

Secondo i dati divulgati dal ministero relativi alle richieste delle iscrizioni alla scuola elementare per il prossimo anno scolastico si percepisce infatti una evidente bocciatura del modello del maestro unico.

In base al campione analizzato (circa 900 scuole rappresentative distribuite in tutto il territorio nazionale) il 3% delle famiglie italiane ha scelto le 24 ore, il 7% le 27 ore, il 56% le 30 ore, il 34% le 40.

Il 90% delle famiglie, dunque, richiede più tempo scuola.

I modelli a tempo corto pensati appositamente per il maestro unico non sono in grado pertanto di soddisfare le esigenze dei genitori, non solo da un punto di vista didattico educativo, ma anche per una mera questione di organizzazione della vita familiare.


Riforma Gelmini: il Maestro Unico partirà solo su richiesta delle famiglie il prossimo anno scolastico


Slitta di un anno la riforma del 2° ciclo mentre partirà a settembre 2008 quella del 1° ciclo ma con sostanziali modifiche.

Questo è l’accordo raggiunto nella riunione odierna tra governo e sindacati sulla scuola.

Nel verbale si leggono novità per quanto riguarda l’introduzione del Maestro Unico o prevalente che dir si voglia. Come ho già accennato in passato spetterà alle famiglie scegliere o meno tale organizzazione.

Riporto i primi tre punti che riguardano Scuola Materna e Scuola Elementare.

a) l’orario obbligatorio delle attività didattiche della scuola dell’infanzia garantirà prioritariamente il tempo di 40 ore con l’assegnazione di due insegnanti per sezione e provvederà soltanto come modello organizzativo residuale lo svolgimento delle attività didattiche nella fascia antimeridiana, sulla base della esplicita richiesta delle famiglie

b) il tempo scuola della primaria sarà svolto, in relazione anche alla esigenza di riorganizzazione didattica, secondo le differenti articolazioni dell’orario scolastico a 24 (prime classi per l’a.s. 2009-10), 27, 30 e 40 ore. In particolare, per l’orario a 24 (solo prime classi per l’a.s. 2009-2010) e 27 ore, si terrà conto delle specifiche richiesta delle famiglie

c) nelle classi funzionanti a tempo pieno saranno assegnati due docenti per classe

Come si evince dalle dichiarazioni, nonostante la norma sul Maestro Unico, al tempo pieno saranno assegnati due insegnanti per classe senza sconvolgimenti sull’organizzazione attuale.

Il Governo, a questo punto, dovrà emanare lo schema definitivo di due regolamenti, quello per il primo ciclo e quello per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche. Si prevede che i tempi saranno piuttosto lunghi.

C’è dunque una parziale marcia indietro rispetto al modello iniziale è sono state recepite alcune richieste formulate in commissione Cultura della Camera.

L’orario settimanale di 24 ore sarà una delle opzioni che le famiglie potranno chiedere (oltre alle 27, 30 e 40 ore) all’atto dell’iscrizione. Pertanto non ci sarà nessuno obbligo per le scuole che si organizzeranno anche in base alle richieste dell’utenza. Il maestro unico sarà facoltativo.