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Il cioccolato di Telefono Azzurro

Il cioccolato di Telefono Azzurro
Il 7 e l’ 8 ottobre, in collaborazione con Eurochocolate, saranno distribuite 140 mila tavolette di cioccolato nelle principali piazze italiane. I bambini e le loro famiglie troveranno il cioccolato artigianale, al latte e fondente, prodotto dall’Antica Dolciaria Perugina, azienda di produzione artigianale di cioccolato di qualità, in una confezione di cartone a forma di piccola casa, decorata con disegni che richiamano i diritti dell’infanzia. La casetta, oltre a contenere due tavolette da 100 gr. l’una, racchiude un semplice e divertente percorso ludico sul tema dei principi della Convenzione Onu del 1989. Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato alla realizzazione di nuovi Centri Polivalenti di Telefono Azzurro e all’ampliamento di quelli esistenti.
L’Associazione intende infatti implementare il centro Polivalente di Palermo e aprire nuovi centri a Firenze e Napoli. Grazie ai fondi raccolti verranno infatti decentrate le risposte e le consulenze per un migliore intervento di rete; aperte nuove ludoteche e nidi nelle carceri, creati sportelli di ascolto e attivati laboratori didattici nelle scuole.
La campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi all’insegna del cacao prosegue, dal 14 al 22 ottobre, con Eurochocolate, dove Telefono Azzurro sarà presente con uno stand. E, nella stagione invernale, si trasferisce sui campi da sci coinvolgendo note stazioni turistiche e scuole.

Locandina dell’iniziativa (pdf).

Spot radio (mp3)

Telefono Azzurro, link al sito

La scuola induce alla pirateria informatica

Riporto integralmente il testo di un articolo che ho trovato su LinuxHelp perchè ne condivido totalmente la filosofia.

La pirateria informatica nella Scuola

“La Riforma Moratti prevede l’utilizzo di strumenti informatici fin dalla scuola dell’infanzia, che vengono effettivamente impiegati almeno a partire dalla scuola primaria.

A causa degli alti interessi in gioco da parte dei venditori di computer e software applicativo, vengono spesso utilizzati programmi commerciali che determinando un alto costo di acquisto del software, necessità di istruire pratiche burocratiche per accedere a finanziamenti, periodica necessità di controllo della validità delle licenze, e spesso impossibilità nel fruire delle ultime versioni del software stesso per mancanza di fondi.

L’utilizzo del software commerciale determina inoltre un aspetto sociale molto negativo, inducendo lo studente alla pirateria informatica qualora voglia, giustamente, utilizzare a casa gli stessi strumenti software appresi a scuola.

Software liberi come TuxPaint e OpenOffice.org, uniti ad altri giochi didattici disponibili sia per piattaforma Linux sia per Windows, consentono di coprire tutte le esigenze della Scuola senza richiedere il pagamento di licenze e garantendo elevati standard qualitativi.

Per tali motivi ritengo che la Scuola debba liberarsi dalle pressioni dei venditori per focalizzare l’attenzioni solo ai fini didattici, iniziando effettivamente ad impiegare il Software Libero il quale consente ai docenti di non preoccuparsi del problema delle licenze, degli aggiornamenti a pagamento, della necessità di istruire pratiche burocratiche per l’acquisto, della legittimità delle copie dei lavori da distribuire a famiglie e studenti, ma di concentrarsi sulla didattica e sui traguardi cognitivi degli alunni. Un docente che utilizza il Software Libero è un DOCENTE LIBERO!”

Paolo Subiaco

Non solo la scuola induce alla pirateria informatica, ma forma futuri utenti di software proprietario…

Vedi anche: Petizione per l’uso del software libero nella Pubblica Amministrazione

Una scuola su dieci non è sicura

Cittadinanza attiva ieri a Roma, alla presenza del ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, ha presentato il IV rapporto Imparare Sicuri, che ha messo sotto la lente di ingrandimento 271 scuole concentrate in 88 città, 25 province e 12 regioni (Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Calabria, Sicilia e Sardegna).

Dal rapporto sulla sicurezza degli edifici scolastici emerge un dato chiaro: una scuola su dieci non è sicura. Le situazioni peggiori si concentrano al Sud e nelle isole, ma l’insicurezza delle nostre scuole è un dato diffuso che non risparmia nessuna zona del Paese.

La denuncia e netta ed impressionante: nelle scuole italiane “ogni giorno 10 milioni di persone corrono dei seri rischi nel frequentare un luogo ritenuto da sempre sicuro”.

Il quadro che emerge dalla ricerca è sconfortante: mancanza di certificazioni, crolli di intonaco, porte antipanico quasi del tutto assenti nei servizi didattici, numero di infortuni in crescita costante. Solamente il 32% degli istituti ha il certificato di agibilità statica, il 29% ha quello di agibilità igienico-sanitaria e il 23% ha quello di prevenzione incendi. In Italia, 3.000 scuole sorgono in aree a rischio sismico 1, il più elevato e il solo fatto di non conoscere lo stato degli edifici desta preoccupazione.

Dal dossier si scoprono altri dati inquietanti. Secondo l’Inail, per sempio, gli infortuni annuali agli alunni sono cresciuti dai 79.168 del 1999 ai 90.570 del 2004, e nello stesso periodo quelli ai docenti sono passati da 4.393 a 5.290. Non bisogna dimenticare, inoltre, che quelli registrati sono solamente i casi più gravi, perché nei casi meno importanti spesso si omette la denuncia.

Gli incidenti sono favoriti anche dallo stato delle strutture, generalmente vecchie e senza manutenzione. Il 14% delle scuole prese in esame è stata costruita addirittura prima del 1900 e il 54% prima del 1965. Nel 23% degli edifici sono state rilevate lesioni strutturali. Quando le riparazioni vengono prontamente richieste, c’è quasi sempre da aspettare: nel 12% dei casi l’ente locale è intervenuto molto in ritardo e nel 17% non l’ha addirittura mai fatto.

Abbandonare la manutenzione ordinaria ed intervenire prima di tutto nelle aree a rischio, utilizzando ogni dato che si ha a disposizione sono i consigli principali di Cittadinanza Attiva.

Il ministro ha speso spesso, in questo breve periodo di legislatura, parole d’impegno sulla sicurezza degli edifici scolastici e nella circostanza ha ipotizzato un patto per ripartire la spese per la messa in sicurezza degli istituti in modo che le spese non ricadano tutte sugli enti locali.

  • Graduatoria completa delle refgioni pdf.
  • Rapporto sicurezza scolastica pdf.

Campagna per la sicurezza a scuola “Imparare Sicuri”

Ha preso il via la campagna di Cittadinanza Attiva Imparare Sicuri, ormai giunta alla IV edizione.

Il 25 novembre 2006, sarà celebrata la IV GIORNATA DELLA SICUREZZA NELLE SCUOLE. In quel giorno in molte scuole d’Italia si celebreranno eventi, si svolgeranno prove di evacuazione, verranno distribuiti materiali informativi e giochi didattici.

Le iscrizioni per le scuole sono ancora aperte (fino al 30 settembre), è possibile compilare il modulo online per registrare il proprio istituto. Finora hanno aderito più di 3600 scuole.

Come si evince dalla pagina dell’iniziativa, questi gli obiettivi del 2006:

  • inserire tra le priorità del Governo e del Parlamento questa emergenza nazionale
  • continuare a lavorare per la messa in rete delle scuole con il territorio per la gestione comune dei rischi
  • dialogare con i soggetti interessati al tema, anche attraverso il “Tavolo nazionale della sicurezza”
  • diffondere e radicare una vera e propria “cultura della sicurezza”
  • contribuire alla messa in sicurezza delle scuole italiane di ogni ordine e grado.

Inoltre quest’anno, Cittadinanza attiva si vede impegnata nella raccolta firme per sostenere la proposta di legge d’iniziativa popolare “Norme in materia di sicurezza nelle istituzioni scolastiche”.

Ulteriori informazioni alla pagina dell’iniziativa o contattare:
Cittadinanzattiva – Scuola
Via Flaminia 53 -00196 Roma
Tel. 06/367181
scuola@cittadinanzattiva.it

Diritto all’educazione: campagna “Riscriviamo il Fururo”

“Milioni di bambini affrontano un futuro senza speranze. Perché la guerra distrugge le scuole, uccide gli insegnanti, produce popolazioni di sfollati ed eserciti di bambini soldato.”

Questo sito promuove e sostiene la campagna di Save The Children Riscriviamo il Futuro

Possiamo aderire, lasciare una testimonianza e leggere i contributi dei sostenitori. Questo è il messaggio che ho inviato:

Se non fossi andato a scuola non sarei un insegnante e forse altri avrebbero deciso per me cosa fare.
Diritto all’educazione è anche diritto di scelta consapevole del proprio futuro.

Presente anche sul blog personale.

Al via il computer da 100 dollari

Il progetto sotenuto da Nicholas Negroponte, di cui ho parlato diffusamente nel mio precedente articolo Analfabetismo Informatico, è arrivato alla sua fase operativa.

L’ambizioso progetto mira a facilitare l’accesso a internet per i Paesi in via di sviluppo. A produrlo sarà una compagnia cinese dai primi mesi del 2007.

Fonte: Sole 24 Ore.

Il progetto: sito ufficiale e wiki.