Inaugurazione ufficiale del nuovo anno scolastico tra spettacolo e grandi temi sociali

”Investire nella scuola è una priorità per un paese democratico e moderno impegnato in Europa e aperto al mondo”. Questa l’esortazione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha risuonato nel cortile d’onore del Quirinale, dove si è celebrata l’inaugurazione ufficiale del nuovo anno scolastico, alla presenza del ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni e una rappresentanza di alunni da ogni parte d’Italia.

Rivolgendosi agli studenti italiani e ai loro compagni di scuola immigrati li ha incitati “a vivere insieme in uno spirito di tolleranza e di libertà nel rispetto di valori e regole condivisi”. “L’Europa – ha detto Napolitano – ci chiede di accrescere l’efficienza dei sistemi scolastici con l’obiettivo di ridurre le diseguaglianze e di elevare la competitività della nostra economia. Certo non basta la scuola per contrastare le diseguaglianze di origine familiare e territoriale, ma la scuola è il primo luogo dove le si possono combattere”.

«Studiare a volte è faticoso ma apre molte porte ed è importante per il vostro futuro» e lo è, soprattutto, per quelli «con i quali la sorte è stata più avara: se non avete avuto la fortuna di nascere in una famiglia particolarmente ricca di mezzi o di cultura, la scuola può darvi una buona mano a recuperare».

Un altro saggio consiglio è quello di «pensare allo studio come a un dono molto importante a se stessi, che nessuno potrà mai portare via». Lo studio va affrontato con passione e con l’ambizione di «puntare in alto, che non significa necessariamente volere essere ricchi e famosi, ma realizzare nella vita qualcosa che ci renda soddisfatti di noi e utili agli altri». Infine il Presidente ha ricordato che quel che si impara a scuola è un insieme di strumenti che aiutano a raggiungere meglio i propri obiettivi nella vita.

Il discorso si è concluso con un momento toccante:l’incontro con la madre di Noelia Palacio Crus, una ragazza honduregna che non ha esitato a sacrificare la propria vita muorendo annegata per salvare la bambina italiana che le era stata affidata, alla cui memoria è stata conferita la Medaglia d’oro al Merito Civile.

Insomma, molti i temi sociali toccati durante la cerimonia: la tolleranza, la cultura dell’accoglienza, la pace, la fiducia nella scienza, il culto della memoria storica.

La festa è stata trasmessa in diretta da Rai 1 ed è stata presentata da Fabrizio Frizzi. Molti gli ospiti importanti: Maria Falcone (sorella del magistrato Giovanni), attori come Stefania Sandrelli e Giuseppe Fiorello a cui è stato affidato il compito di alimentare la memoria delle vittime della mafia, cantanti come Claudio Baglioni e gli Zero Assoluto, sportivi come Massimiliano Rosolino, Alessio Boggiatto e la squadra di nuoto europea, i campioni del calcio Angelo Peruzzi, Simone Perrotta e Massimo Oddo.

Ci sono stati intermezzi di spettacolo con esibizioni canore, balletti, recitazione di poesie. La serata si è conclusa con uno spezzone di un recital allestito grazie al programma di recupero in atto nel carcere minorile di Nisida.

La cerimonia era stata aperta dal saluto del ministro Fioroni, che si è ispirato al famoso romanzo Il Signore degli Anelli per descrivere il ruolo della scuola come “Terra di mezzo fra la famiglia, l’ambiente di appartenza, e la società, i diritti e doveri di un mondo più grande”.

Il discorso ufficiale del Presidente Napolitano.

Il saluto del ministro Fioroni.

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